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    Collaborazionismo e Gerarchie sindacali, di Ubaldo Formentini

    24/10/2017 | 17:00 - 23:59

    Martedì 24 ottobre 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea
    (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), saranno presentati i volumi
    Collaborazionismo e Gerarchie sindacali, di Ubaldo
    Formentini, con postfazioni di Paolo Tirelli, Edizioni di Storia e Letteratura. Ne parlano con il curatore:
    Paolo Di Paolo, Francesco Perfetti.
    Nell’ampia pubblicistica politica del lunigianese e spezzino di adozione Ubaldo Formentini (articoli e saggi
    sulla stampa socialista locale e regionale e, specie fra il 1911 e il 1920, sul settimanale di Gaetano Salvemini
    “L’Unità”), insieme agli altri testi comparsi nei primi periodici di Piero Gobetti (“Energie nove” e “Rivoluzione liberale”), Collaborazionismo e Gerarchie sindacali, titoli editi su iniziativa dello stesso giovanissimo intellettuale torinese, rivelano una loro specificità.
    Collaborazionismo (settembre 1922) perché, almeno in parte, non cela fini teoretici sulla crisi della
    sovranità dei principali istituti di diritto pubblico, crisi maturata durante la grande guerra e subito dopo la sua conclusione e innescata dal potere crescente di nuovi soggetti collettivi (funzionari ministeriali, burocrazie
    sindacali, organizzazioni padronali e organizzazioni della classe lavora-trice). Ma Formentini non vi omette
    anche una spigolosa critica, di matrice liberista, a cooperative e sindacati socialisti riformisti.
    Gerarchie sindacali (gennaio-aprile 1923) perché, malgrado le diverse dichiarazioni dell’autore, svela non poca sostanza politica lì dove il testo risulta scritto dopo le «esperienze iniziali del governo fascista», dove riconosce un «rapporto di discendenza fra il socialismo e il fascismo», dove sottolinea l’attenzione che socialismo e fascismo hanno avuto e hanno per l’organizzazione sindacale, che coinvolge grandi masse. Per il fascismo al potere, poi, il principio gerarchico, che connota il sindacalismo nazionale, rappresenta una stabilizzazione certa del regime.
    Ubaldo Formentini (1880-1958) è stato uno storico, archeologo, politico e intellettuale italiano. Laureato in
    giurisprudenza all’Università di Pisa nel 1902, con una tesi sulla tutela del patrimonio artistico, nello stesso anno si iscrisse al Partito socialista, iniziando un’attività giornalistica nel settimanale socialista spezzino «Libera parola» (1903-1921), di cui fu redattore e poi fino al 1909 direttore. Dal 1912 aveva iniziato a collaborare con Gaetano Salvemini, scrivendo di politica internazionale su «L’Unità» e aderendo dopo la guerra alla Lega democratica. Dal 1919 iniziò a collaborare con Piero Gobetti, scrivendo su «Energie nove» (1919) e «La rivoluzione liberale» (1922-1923). Nel 1923, fu nominato direttore della Biblioteca civica e del Museo della Spezia, carica che conservò fino alla morte. Il Museo
    civico è stato poi intitolato al suo nome. Si dedicò quindi agli studi di archeologia, storia e storia dell’arte della Liguria e della Lunigiana, cui riservò numerose pubblicazioni. Nel 1929 conseguì la libera docenza in Storia medievale e moderna; presso l’Università di Genova tenne per incarico, per qualche anno, l’insegnamento di Storia dell’arte.

    Dettagli

    Data:
    24/10/2017
    Ora:
    17:00 - 23:59
    Categoria Evento:
    Sito web:
    www.bsmc.it

    Luogo

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea
    Via Michelangelo Caetani, 32
    Roma, 00186 Italia

    Organizzatore

    Gisella Bochicchio
    Phone
    0668281739
    Email
    b-stmo.info@beniculturali.it