Cerca

Calendario di storia contemporanea

 

  • Se sei socio Sissco e iscritto al sito, puoi inserire eventi in calendario dall'area soci
  • Regolamento del calendario
  •  

    Caricamento Eventi

    « Tutti gli Eventi

    • Questo evento è passato.

    I matti del Duce. Manicomi e repressione politica nell’Italia fascista di Matteo Petracci

    30/03/2015 | 17:00 - 23:59

    Lunedì 30 marzo 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume I matti del duce. Manicomi e repressione politica nell’Italia fascista di Matteo Petracci (Donzelli, 2014). Intervengono: Maddalena Carli, Alessio Gagliardi, Giovanna Tosatti. Coordina: Leonardo Pompeo D’Alessandro.

    Mania politica, schizofrenia, paranoia, isterismo, distimia, depressione. Sono queste le diagnosi che compaiono nei documenti di polizia o nelle cartelle cliniche intestate agli oppositori politici rinchiusi in manicomio negli anni del fascismo. Diagnosi più che sufficienti a motivare la segregazione per lunghi anni o per tutta la vita. Quali ragioni medico scientifiche hanno giustificato il loro internamento psichiatrico? Quali, invece, le ragioni dettate dalla politica del regime contro il dissenso e l’anticonformismo sociale? Molto si è scritto rispetto all’esperienza degli antifascisti in carcere o al confino, ma la possibilità che il regime abbia utilizzato anche l’internamento psichiatrico come strumento di repressione politica resta ancora poco indagata. Attraverso carte di polizia e giudiziarie, testimonianze e relazioni mediche e psichiatriche contenute nelle cartelle cliniche, Matteo Petracci ricostruisce i diversi percorsi che hanno condotto gli antifascisti in manicomio. Alcuni furono ricoverati d’urgenza secondo le procedure previste dalla legge del 1904 sui manicomi e gli alienati; altri vennero internati ai fini dell’osservazione psichiatrica giudiziaria o come misura di sicurezza; altri ancora furono trasferiti in manicomio quando già si trovavano in carcere e al confino. Dall’analisi degli intrecci tra ragioni politiche e ragioni di ordine medico emerge con forza il ruolo giocato dalla sovrapposizione tra scienza e politica nella segregazione di centinaia di donne e di uomini, tutti accomunati dall’essere stati schedati come oppositori del fascismo.

    Matteo Petracci è dottore di ricerca in Storia, politica e istituzioni dell’area euro-mediterranea nell’età contemporanea presso l’Università di Macerata. Ha pubblicato Pochissimi inevitabili bastardi. L’opposizione dei maceratesi al fascismo (il lavoro editoriale, 2009).

    Dettagli

    Data:
    30/03/2015
    Ora:
    17:00 - 23:59
    Categoria Evento:
    Sito web:
    www.bsmc.it

    Luogo

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea
    Via Michelangelo Caetani, 32
    Roma, 00186 Italia

    Organizzatore

    Gisella Bochicchio
    Phone
    0668281739
    Email
    b-stmo.info@beniculturali.it