Il 5 aprile p.v., alle 16.00, a Roma, presso la Biblioteca Collina della pace (Via Bompietro, 16), nell’ambito del ciclo “La città delle donne. Una mappa nascosta” organizzato dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali e dalla Società italiana delle storiche, si terrà la conferenza di Laura Schettini sul tema
La violenza in tribunale: un processo del 1988.
Sul finire del 1988 a Roma si celebra il processo di primo grado contro “tre bravi ragazzi” autori dello stupro di Marinella, avvenuto vicino Piazza Navona, alla vigilia dell’8 marzo di quello stesso anno. È un processo tutto sommato scontato, dato che i tre sono stati colti in flagranza di reato da un carabiniere che passava per caso. Proprio per questo è un processo esemplare, che ci permetterà di discutere e riflettere sul ruolo svolto dal sistema di giustizia, dalle parole e dalle azioni di avvocati, pubblici ministeri, giudici e pubblico, nella storia della violenza contro le donne.
Sulla scorta di recenti riflessioni storiografiche, infatti, si discuterà intorno al processo di trasformazione, nelle aule dei tribunali, della donna che denuncia le violenze da “accusatrice/vittima” a “processata/colpevolizzata” non solo come effetto di precise convinzioni delle relazioni tra i generi, della sessualità femminile, dell’onore, ma piuttosto come uno dei mezzi più importanti attraverso cui si costruisce e riproduce la cultura della violenza di genere.
Laura Schettini insegna Storia contemporanea presso l’Università di Napoli “l’Orientale”.