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Il 24 ottobre è mancata Simonetta Ortaggi (Roma, 1944 – Trieste, 1999). Aveva iniziato i suoi studi di storia all’Università di Pisa, dove si era laureata nel 1967 con una tesi sul Partito Comunista d’Italia dal 1921 al 1924. Fu questo il suo primo filone di studi, che sviluppò sia sul versante teorico con saggi sul dibattito nella Terza Internazionale sia con ricerche sull’organizzazione di fabbrica e sulle fisionomie degli operai dei consigli di fabbrica del biennio rosso. La sua attenzione si diresse in maniera sempre più intensa sulle questioni del salario e della disciplina industriale, ed approdò al libro Il prezzo del lavoro. Torino e l’industria italiana nel primo ‘900, edito nel 1988 con una presentazione di David Montgomery, che era stato uno dei più diretti interlocutori nella sua attività di studiosa. Accennate già in questo lavoro, le prospettive di lungo periodo nella storia dell’organizzazione del lavoro la condussero a ricerche risalenti all’età della produzione artigianale e manifatturiera, e diedero luogo nel 1995 al libro Libertà e servitù. Il mondo del lavoro dall’ancien régime alla fabbrica capitalistica, probabilmente il suo scritto più importante. Simonetta (che era titolare dal 1992 dell’insegnamento di Storia sociale contemporanea nell’Università di Trieste, dopo una lunga attività di insegnante nella scuola secondaria superiore) riprese in parallelo gli studi sulla storia del movimento operaio (vedi La formazione della classe operaia, Milano 1994) e dei suoi maggiori protagonisti (in particolare di Friedrich Engels) e sulla storia della società italiana nel’Otto e nel Novecento, con una attenzione speciale al nodo della prima guerra mondiale e alla storia del lavoro femminile. Alla velocissima sintesi del 1991 Labouring Women in Northern and Central Italy in the Nineteenth Century (edita in una miscellanea in onore di Denis Mack Smith: Society and Politics in the Age of the Risorgimento, eds J.A.Davis and P.Ginsborg) fa adesso seguito Condizione femminile e industrializzazione tra Otto e Novecento, nel XXXIII volume degli Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ed è pronto per la stampa un saggio altrettanto ampio sulle donne lavoratrici nella Grande Guerra, del quale Simonetta stava ritoccando pochi dettagli quando la morte l’ha colta.