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Global Labour History. La storia del lavoro al tempo della «globalizzazione»

Christian G. De Vito (a cura di)
Verona, Ombre corte, 143 pp., € 15,00

Anno di pubblicazione: 2012

Nella (forse troppo breve) introduzione a questo volumetto, che raccoglie saggi di alcuni esponenti della cosiddetta Global Labour History che ruotano intorno all’Istituto internazionale di storia sociale di Amsterdam (Freitag, van der Linden, van Nederveen Meerkerk, von Oppen, van Schendel, van Loos), De Vito ripercorre i momenti di tra¬sformazione di una storiografia che, abbandonata la storia del proletariato come categoria interpretativa centrale, ha cercato di ridefinire paradigmi e categorie, trovando nel concet¬to (sfuggente) di «globale» un contenitore suggestivo. Si avverte tuttavia la mancanza di confronto almeno con la storiografia anglosassone, per quanto il curatore stesso sottolinei questa lacuna, e con la storiografia del lavoro delle donne, qui del tutto assente, che è stata la prima a mettere in discussione categorie (rapporti tra famiglia e lavoro, i concetti stessi di classe lavoratrice e di «subalternità») delle quali la GLH è certamente tributaria. Forse si potrà discutere fino a che punto gli sviluppi della world history, come recita la quarta di copertina, stiano effettivamente «profondamente trasformando gli studi storici su scala globale». Di certo, questa raccolta ha il merito di presentare contributi utili a una discus¬sione su temi sfortunatamente marginali nella discussione storiografica italiana.

Barbara Curli