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Alberto De Bernardi, Luigi Ganapini – Storia dell’Italia unita – 2010

Alberto De Bernardi, Luigi Ganapini
Milano, Garzanti, V-1137 pp., Euro 48,00

Anno di pubblicazione: 2010

Richiamandosi a un volume dallo stesso titolo uscito nel 1996, gli aa. pubblicano ora un’opera sostanzialmente diversa, non solo per gli ovvii aggiornamenti, ma per la mole assolutamente straordinaria che, naturalmente, implica anche una proporzionale ricchezza di contenuti.La vicenda unitaria è presentata secondo cinque piani tematici differenti, che corrispondono alle cinque diverse parti del libro. Nell’ordine: Dal mondo europeo al mondo globalizzato; Stato, sistemi politici, ideologie; La crescita economica e i modelli di sviluppo; Fattori e ritmi del cambiamento sociale; La cultura, gli intellettuali, la nazione. La scelta di apertura segnala l’impegno, presente poi in tutto il testo, a contestualizzare le vicende italiane in un quadro più ampio, anche in base all’assunto enunciato nell’introduzione che «la costruzione dell’Italia unita è dunque molto più europea e occidentale di quel che l’insistito sguardo sui suoi limiti e sulle sue aporie sia riuscito a cogliere pienamente» (p. IV). Lo spazio di circa 660 pagine dedicato alla vicenda politica e a quella economica, trattate nella seconda e terza parte, dimostra invece che il peso del discorso è ben poggiato sui filoni più frequentati e consolidati della storiografia.Alla scelta di questa partizione si lega naturalmente una particolarità di questo lavoro. Infatti ciascun tema è seguito con continuità per tutto l’ampio arco cronologico della vicenda unitaria, sicché ad ogni cambio tematico l’esposizione riprende, per così dire, da capo. Se in questo modo si sottolineano i nessi diacronici di ciascun livello di analisi, è naturalmente più difficile cogliere gli intrecci fra un livello e l’altro, benché richiami e ripetizioni ovviamente non manchino.Sul piano del contenuto, con un linguaggio sempre chiaro e scorrevole, gli aa. hanno scelto la strada di un equilibrio assai difficile da mantenere: accanto al notato impegno alla contestualizzazione che porta spesso a richiamare vicende più ampie non solo per cenni, si veda ad esempio la trattazione della Grande guerra nel terzo capitolo, troviamo infatti una ricostruzione dei fatti molto circostanziata e insieme una loro lettura che non è mai neutra, e prova spesso a dar conto, come ad esempio nel caso dell’economia fascista, del dibattito storiografico. Il risultato, necessariamente, non è sempre di un livello uniforme, ma costituisce comunque uno strumento di lettura e di consultazione certamente utile. Arricchisce il volume un apparato di tabelle, grafici e figure, oltre a una cinquantina di schede fuori testo la cui varietà di temi, da Cronologia degli organismi cui aderisce l’Italia fino all’istituzione dell’Unione Europea a Il 1968 realtà e mito, da Il ventre di Napoli a Il «mondo piccolo» di Peppone e don Camillo, da I ragazzi che andarono a Salò a I fattori del ciclo espansivo mondiale, testimonia ulteriormente dell’intenzione di rivolgersi a un pubblico ampio, oltre che naturalmente colto e motivato.

Giuseppe Civile