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Andrea Baravelli – La modernità conquistata. Ravenna, i servizi pubblici e la lenta costruzione di un territorio (XIX-XX sec.) – 2009

Andrea Baravelli
Ravenna, Longo, 238 pp., euro 20,00

Anno di pubblicazione: 2009

Volto a ricostruire la storia dei servizi pubblici locali del territorio ravennate, con l’obiettivo di indagare l’importanza delle infrastrutture rispetto alla sfida della modernizazione e il ruolo che ha avuto la classe politica e imprenditoriale nel disegnare il futuro del territorio, La modernità conquistata s’inserisce nel filone di ricerca degli studi sui servizi pubblici, generalmente caratterizzati o da un taglio più politico o piuttosto prossimi alla storia economica. Andrea Baravelli prova a coniugare questi due aspetti, proponendo un’indagine dei processi economici altrettanto attenta agli aspetti politico-sociali, già oggetto di suoi precedenti lavori. L’a., infatti, che al momento svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Padova, nei suoi studi si è occupato principalmente di storia politica, ed è coautore, con Alessandro Luparini, anche di un secondo volume dedicato a Ravenna, «Con la passione di un semplice cittadino». Pier Paolo D’Attorre sindaco di Ravenna, 1993-1997 (Ravenna, Longo, 2009).Come egli afferma nel primo capitolo, la storia dei servizi a rete e delle infrastrutture urbane rappresenta l’intreccio di interessi scientifici differenti, dalla storia delle trasformazioni urbane a quella dello sviluppo economico; dai saperi professionali alle risorse naturali disponibili; dalla storia della crescita dei movimenti politici e organizzati alle mentalità collettive e ai costumi dominanti. È «la città – laboratorio di sperimentazione per eccellenza – [a costituire] un fenomenale terreno di coltura per lo studio storico della modernità» (p. 18), permettendogli così di confrontarsi con differenti campi di ricerca.Dopo una prima parte più teorico-metodologica e dopo la ricostruzione del quadro ambientale, il volume segue un percorso cronologico suddiviso in tre parti: il periodo di speranza e delusione tra la fine dell’800 e l’Italia fascista; la seconda guerra mondiale e il dopoguerra, quando le amministrazioni locali acquistano la consapevolezza di come soltanto in una dimensione più ampia sia possibile affrontare i grandi processi economico-energetici; gli ultimi decenni, con l’istituzione delle municipalizzate e poi delle società per azioni. Il percorso di ricerca è volto a dimostrare come la condizione odierna non sia affatto scontata, ma esito di un processo lungo e combattuto tanto da poter parlare, riprendendo il titolo del volume, di una «modernità conquistata».Le vicende locali raccontate sono costantemente interpretate all’interno di un più ampio contesto nazionale e internazionale, con l’obiettivo di ricercarne le ragioni profonde, raramente monocausali. Corposi sono i riferimenti archivistici, bibliografici e le citazioni, sebbene proprio queste ultime, spesso assai lunghe, rendano faticosa la lettura di un testo altrimenti molto piacevole.

Alice Sotgia