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Andrea Giuntini, Daniele Pozzi (a cura di) – Energia per il territorio. Enrico Mattei e l’industria del metano in Italia – 2003

Andrea Giuntini, Daniele Pozzi (a cura di)
Lodi, Comune di Lodi-Giona, pp. 159, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2003

La scoperta del metano verso la fine della guerra a Caviaga, a pochi chilometri da Lodi, ed il successivo sfruttamento di questo da parte dell’AGIP, guidata da Mattei, segnano l’inizio di quella politica di intervento statale nel campo degli idrocarburi che sostiene la ricostruzione e la crescita economica del paese nel momento in cui tutta l’Europa cambia sistema energetico, passando cioè dal carbone agli idrocarburi, petrolio e metano. L’Italia poté competere con gli altri paesi europei e portare avanti il processo di sostituzione delle fonti energetiche senza eccessivi problemi grazie all’iniziativa decisa di Mattei. Il risultato più grande di quegli anni fu il riuscire a far superare all’opinione pubblica, ma soprattutto agli imprenditori, l’idea che il metano fosse il parente povero del petrolio, un suo fastidioso sottoprodotto che non serviva a niente, retaggio della politica autarchica fascista. Gli usi invece erano molteplici e la crescita esponenziale dei consumi di metano, fra 1947 e 1963, e la loro differenziazione ne sono una prova.
Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Lodi il 1 giugno del 2001. I saggi che compongono il volume analizzano diversi aspetti della questione del metano in Italia. Gli studiosi, ricercatori e testimoni, infatti, intervenuti al convegno hanno contribuito, ognuno con le proprie competenze e specializzazioni. Questo va sottolineato perché è importante che si cominci a vedere la questione energetica italiana, e specialmente quella del dopoguerra, non più come oggetto di studi specifici, ma come tematica che tocca molti e diversi aspetti della evoluzione della società. Troviamo quindi nel saggio di Cesare Pavese un inquadramento di lungo periodo dell’evoluzione dei sistemi energetici. Daniele Pozzi presenta invece un’analisi della situazione dell’industria degli idrocarburi italiana prima della scoperta di Caviaga. Negli interventi di Francesco Guidi e Marcello Colitti vengono proposte due riflessioni: la prima sull’importanza della scoperta di Lodi per la nascita e costruzione nell’AGIP di una competenza tecnica di ricerca che è alla base di tutte le successive iniziative di prospezione ed esplorazione; la seconda sul progetto di Mattei, cioè sull’idea di progresso che ha sostenuto l’iniziativa breve e decisa di un uomo che ha lasciato un segno non solo fra i suoi collaboratori, come è stato appunto Colitti, ma anche nel paese tutto. Piero Orzalesi ricostruisce le attività del Gruppo ENI in relazione allo sfruttamento del metano e sottolinea la centralità che questo prodotto ha avuto per il gruppo. Gli ultimi due saggi analizzano l’evoluzione di due differenti campi di impiego del metano: il primo, di Andrea Giuntini, si occupa del suo uso domestico; il secondo, di Laura Solimene, focalizza l’attenzione sull’utilizzo del metano come materia prima per le sintesi chimiche e analizza il significato dell’ingresso dell’ENI nel settore petrolchimico ed il cambiamento che da questo derivò alla struttura dell’industria chimica italiana. Il volume si conclude con un’appendice documentaria che ricostruisce il processo di acquisizione delle competenze tecniche che portarono alla scoperta di Caviaga.

Lorenzo Costa