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Antifascismo, guerra e Resistenza a San Giuliano Terme

Gianluca Fulvetti, Stefano Gallo
Pisa, ETS, 260 pp., € 20,00

Anno di pubblicazione: 2014

Frutto di una ricerca sistematica, questo volume, scritto a due mani da Gianluca
Fulvetti e Stefano Gallo, rappresenta un contributo importante per ricostruire la storia di
San Giuliano Terme, comune della provincia pisana, situato in una posizione strategica
al confine con quella lucchese, negli anni del secondo conflitto mondiale. Per restituire ai
lettori la complessità dell’evento bellico, i due autori hanno articolato una narrazione unitaria
dei suoi effetti sulla popolazione e dei suoi rapporti con la crisi del regime, inserita
in una prospettiva di più «lungo periodo», utile a evidenziare permanenze e rotture nella
storia dell’antifascismo fra anni ’20 e ’40.
La «misteriosa» vicenda di Curzio Palla, vittima di un’aggressione fascista ricostruita
da Stefano Gallo nel primo capitolo, introduce il lettore nel clima violento degli anni
dell’affermazione del regime in una Toscana che si qualifica quale culla dello squadrismo.
Altri profili biografici, quelli dei 174 sangiulianesi segnalati nel casellario politico centrale,
sono i percorsi attraverso i quali Fulvetti indaga, nel secondo capitolo, dinamiche
e limiti dell’antifascismo, mettendone in luce l’assenza di legami con i protagonisti del
periodo resistenziale, a differenza di altri contesti come quello empolese. Il caso locale
diviene così un punto di vista stimolante per riflettere sulle reti di opposizione e sulle
dinamiche della società nel ventennio.
È un’analisi che conferma la cesura rappresentata dal secondo conflitto mondiale,
cui viene dedicato il terzo capitolo, sempre a cura di Fulvetti. L’impatto del conflitto – dai
bombardamenti aerei allo sfollamento di paesi e città colpiti o percepiti a rischio di attacchi
dal cielo, fino alla fame – sgretola il rapporto fra fascismo e popolazione.
Il quarto capitolo, scritto da Stefano Gallo, indaga i processi di sfollamento. Il Comune
nel 1943-1944 deve gestire un sostanziale raddoppio demografico a fronte delle
politiche di requisizione e sfruttamento di ogni risorsa intraprese dai nazisti con la collaborazione
dei fascisti della Repubblica sociale italiana, cui è dedicato il quinto capitolo
a cura dello stesso Gallo. Quindi, nel successivo, questi ricostruisce la formazione del
movimento resistenziale nelle sue espressioni civile e armata, ricostruendo la vicenda della
formazione Nevilio Casarosa e il confronto che si sviluppa sull’opportunità della sua
costituzione fra i resistenti della zona e, all’interno del movimento comunista, fra quadri
locali e dirigenti regionali. Il settimo capitolo, scritto da entrambi gli aa., illustra gli effetti
della guerra ai civili, all’interno della più ampia strategia dell’esercito nazista in ritirata
nella tragica estate del 1944, fino alla strage della «Romagna» e agli ultimi eccidi che
non risparmiano i sacerdoti, spesso protagonisti della resistenza civile e della difesa delle
proprie comunità.
Il volume offre un quadro completo e sistematico, collocato all’interno della più
recente riflessione storiografica, delle vicende di San Giuliano che contribuisce a colmare
ritardi e lacune nella storia dell’antifascismo e della lotta di Liberazione nel pisano.

Matteo Mazzoni