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Bartolo Gariglio e Riccardo Marchis (a cura di) – Cattolici, ebrei ed evangelici nella guerra. Vita religiosa e società 1939-1945 – 1999

Bartolo Gariglio e Riccardo Marchis (a cura di)
Franco Angeli, Milano

Anno di pubblicazione: 1999

Il volume curato da Gariglio e Marchis presenta, attraverso diciassette contributi scritti da altrettanti studiosi, i risultati di una ricerca condotta dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea in collaborazione con la Società di studi valdesi, la Comunità ebraica di Torino e l’Istituto Luigi Sturzo. La ricerca, centrata sul caso torinese (ma nel volume sono presenti anche saggi sulla vita religiosa in Germania durante la guerra, come quello di W. Pyta, o di E. Fouilloux sulla Francia o di M. Guasco sull’Italia più in generale) punta a capire il modo in cui le diverse confessioni religiose – cattolica, valdese ed ebraica – si pongono davanti a fenomeni particolarmente sconvolgenti come la guerra e l’emergere di una resistenza armata, e come questi eventi incidono, trasformandola, sulla vita di queste comunità. I saggi affrontano le questioni da prospettive diverse e facendo ricorso a fonti differenti centrando di volta in volta la loro attenzione sulle istituzioni (le parrocchie) e sulla maniera in cui, in una fase di grandi trasformazioni esse promuovono la conservazione dell’identità religiosa oltre che civile dei propri fedeli (M. Guasco; V. Bo e G. Tourn); su singole figure dell’universo religioso (il saggio di G. Tuninetti sull’arcivescovo Maurilio Fossati, o di G. Luzzatto Voghera sul rabbino Dario Disegni rappresentante di un ebraismo “che senza eroismi e senza adesioni […] affrontò gli anni della guerra e ne subì le tragiche conseguenze di fuga, deportazione, morte”, p. 92); sul clero e le sue istituzioni (i saggi di W.E. Crivellin sui Sacramentini; di A. Giraudo sui Salesiani; di R. Marchis e C. Pozza sulla composizione del clero piemontese; di M. Fincardi sui parroci nel loro rapporto con le comunità; di M. Franzinelli sui cappellani militari; di M. Margotti sulla stampa cattolica); sui fedeli (i saggi di B. Peyrot che, utilizzando in particolare fonti orali, memorie scritte e diari, ricostruisce le ragioni della scelta resistenziale di fedeli e pastori soffermandosi in particolare sulla memoria che di questa scelta si conserva nelle valli valdesi; di A. Cavaglion che offre uno spaccato delle tensioni e delle scelte della comunità ebraica torinese). Il volume, che presenta interessanti spunti di riflessione e suggerisce terreni di ricerca ancora in parte da esplorare, si conclude con un bilancio dei risultati di Francesco Traniello che mette in luce la rilevanza di studi che si soffermano sui modi in cui la guerra ha inciso “sulle strutture etiche e mentali di chi vi è stato coinvolto”.

Daniela Luigia Caglioti