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Brunella Dalla Casa – Attentato al duce. Le molte storie del caso Zamboni – 2000

Brunella Dalla Casa
il Mulino, Bologna

Anno di pubblicazione: 2000

Per sensibilità e conoscenza della realtà storica locale Brunella Dalla Casa era, senza dubbio, tra gli storici più indicati a mettere mano alla vicenda, mai definitivamente chiarita, dell’attentato subito da Mussolini a Bologna la sera del 31 ottobre 1926, nel pieno delle celebrazioni della rivoluzione fascista. Dell’esistenza di un’autentica “affinità elettiva” tra evento storico da narrare e autore sono prova le dense pagine che compongono il volume Attentato al duce, nel quale – con rigore scientifico – l’autrice mette abilmente in relazione (come suggerisce il sottotitolo del libro) le molte storie del caso Zamboni. Ne esce un lavoro pregevole, anche perché fruibile a differenti livelli: divulgativo, per la sua duttilità a farsi “romanzo storico” di godibile lettura; scientifico, per gli spunti interpretativi contenuti nel testo e nelle note (consistenti ma raccolte, assai saggiamente, a fine capitolo) nonché per la capacità di intrecciare micro e macro storia.
Ultimo di una serie di tentativi, alquanto maldestri, di assassinare il duce, l’episodio – che si risolse nel linciaggio immediato del quindicenne Anteo Zamboni, ritenuto l’autore dell’attentato, e in una successiva persecuzione della famiglia del ragazzo – diede al fascismo l’occasione per la stretta finale contro le opposizioni. Il 5 novembre il Consiglio dei ministri deliberò, infatti, una serie di misure (revisione dei passaporti e annullamento di quelli già rilasciati; revoca delle pubblicazioni contrarie al regime; scioglimento dei partiti e delle associazioni antifasciste; istituzione del “confino di polizia”; pena di morte per chi attentasse alla vita del re, della regina, del principe ereditario e del capo del governo; divieto di ricostituzione delle associazioni disciolte per ordine delle autorità; istituzione del Tribunale speciale) poi inserite nel disegno di legge per la difesa dello Stato. L’intera vicenda è ricostruita dall’a. attraverso l’analisi della vastissima documentazione che venne sedimentandosi nei giorni (e negli anni) successivi all’accaduto in seguito alle indagini dei diversi organismi statali incaricati di far luce sull’episodio. Particolare attenzione è posta nel seguire le sorti dei diversi membri della famiglia Zamboni (a cominciare dal padre, l’ex anarchico e fascista Mammolo), in parte approfondendo interrogativi che già avevano stimolato alcuni anni fa Giovanni De Luna in un capitolo del volume Donne in oggetto. Con non minor cura, peraltro, è argomentato il ventaglio di ipotesi sulle modalità e le ragioni dell’attentato, in particolare quella di un complotto contro Mussolini scaturito all’interno della componente farinacciana e squadrista del fascismo.
Non v’è dubbio che l’obiettivo – dichiarato dall’autrice – di raccontare le molte e contraddittorie facce di questo mistero italiano, guidando il lettore non alla scoperta di un colpevole (il dilemma “fu vittima o martire?” resta insoluto) ma del clima di corruzione che respirò l’Italia fascista, è stato egregiamente raggiunto.

Mauro Maggiorani