Cerca

Carla Ghizzoni – Cultura magistrale nella Lombardia del primo Novecento. Il contributo di Maria Magnocavallo (1869-1956) – 2005

Carla Ghizzoni
Brescia, La Scuola, pp. 505, euro 37,50

Anno di pubblicazione: 2005

Alla luce della più recente storiografia storico-educativa, il volume di Carla Ghizzoni si segnala come un contributo d’interesse per la ricostruzione della cultura magistrale primo novecentesca in Italia. Nel solco degli studi sulla storia della cultura scolastica e dei suoi protagonisti, il lavoro affronta la personalità e le vicende professionali di Maria Magnocavallo, e il contesto operativo in cui si dispiegò il suo impegno pedagogico-scolastico. L’autrice segue una linea d’informazione di efficace chiarezza, che trova forza di argomentazione nella scrupolosa disamina dei materiali d’archivio e della pubblicistica periodica pedagogica e scolastica. Dell’opera educativa della Magnocavallo si illustrano le esperienze maturate in diversi settori che la condussero ad affermarsi tra le presenze più qualificate nell’ambiente magistrale, con una rapida progressione di carriera ?dall’aula alla redazione?. Insegnante elementare, la Magnocavallo diviene direttrice didattica nel 1910; aderisce all’associazionismo di stampo cattolico della ?Niccolò Tommaseo?, fino ad assumerne la presidenza nel 1928; si impegna attivamente per la causa dell’emancipazionismo femminile; diviene responsabile dal 1916 al 1956, della sezione Didattica della rivista bresciana d’ispirazione cattolica «Scuola italiana moderna», contribuendo al suo crescente successo, soprattutto per i preziosi orientamenti professionali considerati dai maestri tra i più utili strumenti di aggiornamento. Il quadro di riferimento entro cui l’autrice colloca l’esperienza di Maria Magnocavallo abbraccia, contestualizzandola, l’articolata e stratificata realtà culturale, politica e magistrale milanese. Cronologicamente si protende verso lo sviluppo delle vicende scolastiche italiane nel primo dopoguerra, per toccare gli anni della riforma Gentile e dell’adesione al rinnovamento proposto da Lombardo-Radice. Succede poi la fase degli anni Trenta, che si caratterizza per il consenso all’ideologia fascista, pur con la ?proposta di un itinerario formativo e di modelli educativi non completamente allineati con quelli del regime? (p. 456), fino al secondo dopoguerra e ai bisogni educativi del periodo della ricostruzione. Il focus dell’indagine si allarga quindi alla realtà scolastica nazionale. Il lavoro propone, infatti, una riflessione più dilatata sulle dinamiche geografiche e storico-culturali oltre che sui cambiamenti sociali e scolastici dell’intero paese, sullo sfondo della specifica realtà degli ambienti educativi milanesi d’avanguardia in relazione alla ?disomogeneità e disuniformità? delle singole parti della nazione. L’originalità della ricerca risiede soprattutto nella padronanza disciplinare dell’autrice in merito ai molteplici aspetti storico-politici e educativo-culturali affrontati. Il casus di Maria Magnocavallo ci consegna, superando la parzialità della ricostruzione biografica, una protagonista di spicco della cultura educativa cattolica settentrionale, intercettando di volta in volta le diverse dimensioni di un percorso formativo magistrale, femminile, socio-politico di concreta incidenza, sia nella cultura magistrale della Lombardia del primo Novecento che, di riflesso, nel più esteso panorama nazionale italiano.

Michela D’Alessio