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Carlo G. Lacaita (a cura di) – Scienza tecnica e modernizzazione in Italia fra Otto e Novecento – 2000

Carlo G. Lacaita (a cura di)
Franco Angeli, Milano

Anno di pubblicazione: 2000

Il volume raccoglie gli interventi al convegno dell’Associazione per la storia della scienza e della tecnica nell’età dell’industrializzazione (Assti), tenutosi a Milano nel novembre ’96. Oggetto del convegno e del volume è il rapporto tra modernizzazione ed innovazione tecnico-scientifica, tema affrontato dal punto di vista dei cambiamenti indotti nella vita sociale, culturale ed economica del paese a cavallo tra i due secoli. Con l’obiettivo di ampliare la discussione su quel periodo storico che pose le basi dell’aggancio dell’Italia alla rivoluzione industriale europea e di collegare tra loro discipline e interpretazioni diverse, ognuno dei tredici saggi presta attenzione all’aspetto storiografico, mettendo in risalto le possibilità e gli spunti inesplorati per la ricerca storica. Ne nasce un quadro in cui si intrecciano storia delle scienze e delle tecniche con storia sociale ed economica, o, ancora, storia urbana e delle istituzioni e da questo scambio i concetti fondamentali – tra tutti quello stesso di modernizzazione in rapporto all’Italia di fine Ottocento – ed alcune periodizzazioni acquisite vengono spesso problematizzate con efficacia.
Aprono il volume due interventi di carattere più generale, una breve ricognizione storiografica sul rapporto tra industrializzazione e progresso tecnico (Castronovo) ed un inquadramento storico della relazione tra cultura politecnica e modernizzazione (Lacaita).
Un primo gruppo di saggi esamina la storia ottocentesca di specifici settori scientifici, che sono generalmente poco frequentati, ma che in quest’occasione vengono percorsi nel dettaglio: chimica (Cerruti), fisica (Guagnini), elettrotecnica (Morando-Silvestri), astronomia (Cisano-Tucci), medicina (Cosmacini), in un quadro che presta attenzione ai rapporti ed agli scambi con l’estero dell’Italia scientifica del periodo. I risultati e le applicazioni nell’Italia di fine Ottocento di queste come di altre ricerche ed innovazioni costituiscono l’oggetto d’un secondo gruppo di saggi, che analizza i cambiamenti prodotti in diversi ambiti, dall’agricoltura (Zaninelli) ai trasporti (Guderzo) ai servizi urbani e le infrastrutture (Giuntini). Anche in questo caso la problematizzazione di alcune letture sedimentate della modernizzazione italiana appare come il principale risultato di queste analisi, che si aprono, come per il caso di Giuntini e la storia urbana, ad utili implicazioni per l’ampliamento e lo sviluppo della ricerca.
L’ultimo gruppo di testi si occupa del lato formativo e culturale del problema della modernizzazione ed affronta l’atteggiamento di ambienti rilevanti della cultura nazionale verso le scienze ed il peso che fu loro attribuito nei percorsi formativi delle élites nazionali, come nel caso dell’insegnamento dell’economia politica a Milano descritto da Porta o del rapporto problematico tra modernizzazione e cultura umanistica che costituisce l’oggetto dell’intervento di Maiocchi.

Emmanuel Betta