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Carlo Gentile, Lutz Klinkhammer, Steffen Prauser – I nazisti. I rapporti tra Italia e Germania nelle fotografie dell’Istituto Luce – 2003

Carlo Gentile, Lutz Klinkhammer, Steffen Prauser
Roma, Editori riuniti, pp. 269, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2003

Il volume offre una breve ma chiara e documentata sintesi storica dei rapporti tra l’Italia fascista e la Germania nazista nel corso degli anni Trenta e Quaranta. Articolato in sezioni, esso propone dopo ogni scheda storica introduttiva un’antologia di immagini tratte dagli archivi dell’Istituto Luce che a partire dal 1927 gestì un vero e proprio servizio di agenzia ufficiale di Attualità fotografiche. Le oltre 250 immagini che lo illustrano sono così organizzate in quattro album, corrispondenti alla periodizzazione data dagli autori alla vicenda dell’alleanza italo-tedesca: Verso l’Asse Roma-Berlino (1933-1936), La nascita del Patto d’Acciaio (1936-1939), L’Asse in guerra (1939-1943), L’occupazione (1943-1945). Di grandissimo interesse è avventurarsi in questa narrazione per immagini che prende le mosse da un curioso alternarsi di alti esponenti di entrambi i regimi che si avvicendano ora in borghese ora in divisa nel corso delle varie visite ufficiali; successivamente, l’ufficialità dell’alleanza non consentirà più spazio a questo genere di deliberate distinzioni: italiani e tedeschi saranno sempre tutti impeccabilmente in divisa. ?I punti d’incontro messi in risalto dalle immagini dell’Istituto Luce?, si legge nel testo, ?non riguardano le leggi razziali, le camere a gas e i campi di sterminio, ma gli allestimenti delle geometrie della folla e le coreografie delle grandi adunate?. È in altre parole l’immagine ufficiale dell’alleanza fornita attraverso la produzione degli operatori dell’Istituto e, talvolta, da una accurata selezione dei materiali di agenzia tedeschi che il Luce si faceva carico di distribuire direttamente in Italia. I grandi assenti in queste immagini, e il fatto colpisce per la sua sistematica evidenza, sono la Germania, la sua realtà sociale, economica e culturale nonché il popolo tedesco.
Tutte le immagini pubblicate dal volume hanno a corredo brevi testi che ampliano l’informazione delle schede dal punto di vista degli avvenimenti ma assai poco ci dicono a proposito sia delle didascalie originali sia della produzione delle immagini stesse. All’ampia e significativa antologia di documenti fotografici non si accompagna alcuna informazione sulla rappresentatività quantitativa di quelle immagini rispetto alla produzione generale del Luce in tema di illustrazione dei rapporti italo-germanici o di rappresentazione dell’alleato tedesco né ci si sofferma sulle specificità d’uso di quella documentazione destinata principalmente alla stampa di informazione.
La cura evidente rivolta alla selezione dei materiali ha comunque il merito di sollevare un numero crescente e nuovo di interrogativi, a conferma delle potenzialità della fotografia, intesa come fonte documentale e non pura e semplice illustrazione. Ne richiamiamo alcuni, i primi che ci vengono alla mente: quale immagine della Germania venne veicolata dai quotidiani ma soprattutto dalla stampa periodica illustrata? Quale rappresentazione iconografica di quel paese venne proposta direttamente dai tedeschi attraverso le pagine delle riviste appositamente realizzate per l’Italia? Quale illustrazione dell’alleanza venne proposta in Germania attingendo alla produzione fotografica del Luce?

Adolfo Mignemi