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Daniela Preda e Guido Levi (a cura di) – L’Europeismo in Liguria. Dal Risorgimento alla nascita dell’Europa comunitaria – 2002

Daniela Preda e Guido Levi (a cura di)
Bologna, il Mulino, pp. 473, euro 32,50

Anno di pubblicazione: 2002

La rinnovata attenzione storiografica alle dinamiche regionali ha favorito una produzione di studi indirizzati a porre in risalto gli apporti culturali economici e sociali degli spazi regionali nella storia contemporanea. Talora, essa si accompagna con una nuova sensibilità della cultura sociale e politica verso il territorio come luogo di complessi e articolati processi di governo politico, in particolare all’interno del processo di integrazione europeo.
E’ in tale contesto che ha potuto avviarsi una ormai pluriennale indagine sulla storia dell’europeismo e del federalismo europeo in alcune regioni italiane, che ha condotto ai convegni che si sono svolti in Piemonte, in Liguria, in Toscana e, recentemente, in Lombardia; il volume curato da Daniela Preda e da Guido Levi, pubblicato nella collana di Storia del Federalismo e dell’integrazione europea, presenta gli atti del convegno svoltosi a Genova nell’ottobre 2001.
Il richiamo alle ragioni che hanno prodotto questo sforzo culturale ed editoriale, che pure rimane nello sfondo dei singoli contributi, non è di maniera: segnala un crinale storiografico che merita di essere valutato attentamente in quanto tale, per l’innovazione e la ricchezza delle prospettive che può sviluppare. Anche se, fino ad una esplicita elaborazione metodologica, difficilmente potrà essere evitato il rischio di raccogliere troppo eterogenei materiali di studio.
Il volume sull’europeismo in Liguria presenta interessanti risultati sotto un triplice profilo.
La ricostruzione della formazione di alcuni protagonisti della storia politica ligure e nazionale consente di aprire una riflessione sui tratti di lungo periodo dell’europeismo (dall’elaborazione mazziniana all’impegno federalista del secondo dopoguerra) e sull’ampiezza delle sue matrici politiche (dalle tradizioni socialiste e azioniste a quelle liberali e democristiane).
L’inserzione del dato territoriale come elemento significativo di eventi politici, di governo locale e di organizzazioni economici e sociali permette di ampliare il profilo le dinamiche dei confini dei processi di integrazione europea.
L’approfondimento delle realtà locali del federalismo permette di apprezzare nel loro adeguato valore alcune relazioni tra uomini e gruppi politici e quella diffusione e contaminazione di idee e culture che appartiene all’azione politica; tra l’altro, il volume è corredato da numerose testimonianze che offrono molteplici spunti di riflessione.
Il volume costituisce, anche per questo, un importante contributo per la storia Movimento federalista ligure (manca, però, una guida sintetica alla vita organizzativa che accompagni il ricco materiale raccolto, peraltro arricchito da un efficace indice dei nomi). Si segnalano, in particolare, le testimonianze sull’entusiastico sorgere della Gioventù Federalista Europea degli anni Cinquanta e sull’esperienza di Sciopero Europeo, nata nell’ambiente federalista ligure in connessione col movimento studentesco alla fine degli anni Sessanta.

Andrea Ciampani