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Diego Mormorio – La regina nuda. Delazioni e congiure dell’ultimo papa re,Milano – 2006

Diego Mormorio
Il Saggiatore, 160 pp., euro 17,00

Anno di pubblicazione: 2006

La regina della quale si parla è Maria Sofia di Wittelsbach, esule a Roma con il marito Francesco II dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie nel 1861. Il suo nudo è fotografico ed è notoriamente il risultato di un fotomontaggio, probabilmente il più pruriginoso del Risorgimento italiano. Mormorio, noto storico e critico della fotografia, ne ricostruisce la vicenda, dimostrando come il fotomontaggio che ci è pervenuto sia in realtà successivo di almeno un trentennio rispetto alle prime voci sulla sua esistenza, circolate nel 1862. All’origine di queste voci, infatti, ci sarebbe stata una impostura orchestrata dalla polizia pontificia: le false dichiarazioni rese da una tale Costanza Vaccari, romana, moglie di un ex tenente dell’esercito pontificio, rinchiusa nelle carceri di via Giulia. Attraverso le carte del Tribunale della Sagra Consulta, l’autore si propone di delineare il contesto nel quale fu possibile l’uso politico di immagini (ancora) inesistenti. Il deus ex machina è De Merode, il belga ministro delle Armi fautore di una politica violentemente antipiemontese e avversario della linea diplomatica del cardinale Antonelli. De Merode della giovane Costanza fa per dieci mesi un’infiltrata tra le file dei liberali romani, per concederle quindi l’impunità e una pensione vitalizia in cambio di delazioni che dovrebbero infliggere un duro colpo sia al Comitato Nazionale Romano sia ai propri nemici politici. La giovane viene in questo utilizzata come «un foglio bianco, sul quale si poteva scrivere di tutto » (p. 45). Oltre a inventare la storia dei fotomontaggi osceni e a far arrestare molti sospetti, infatti, dovrà confermare che è stata giustamente motivata l’esecuzione capitale di Cesare Lucatelli, accusato dell’omicidio di un gendarme nel corso di una manifestazione antipapalina, esecuzione che aveva suscitato grande scalpore anche fuori dai confini cittadini; e, ancora, dovrà imputare a Ludovico Fausti, uno spedizioniere apostolico vicino al cardinal Antonelli, di essere un esponente di spicco del partito antigovernativo. È un quadro a tinte fosche ? a tratti di maniera ? quello che Mormorio tratteggia, al centro del quale si staglia la spregiudicatezza di De Merode e l’iniquità della giustizia pontificia e sul quale incombe la fine imminente di un regime sotto assedio. Si tratta di una lettura resa in ogni caso molto piacevole dallo stile narrativo e dall’empatia con la quale l’autore delinea i caratteri dei protagonisti della vicenda. Fondamentali e molto belli i ritratti pubblicati a corredo del testo, in particolare quello della regina Maria Sofia e quello di Costanza Vaccari, finora inedito.

Domenico Rizzo