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Donatella Calabi (a cura di) – Dopo la Serenissima. Società, amministrazione e cultura nell’Ottocento veneto – 2001

Donatella Calabi (a cura di)
Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 675, ill., euro 56,81

Anno di pubblicazione: 2001

Il volume raccoglie le relazioni presentate a un convegno sulla storia del Veneto preunitario svoltosi a Venezia nel novembre 1997 in ricorrenza del bicentenario della caduta della Repubblica. Presentati ?come tappa di una ricerca in fieri e come strumento per ulteriori lavori di approfondimento? (p. 12), i materiali complessivamente delineano il difficile processo di modernizzazione conosciuto dal Veneto ottocentesco, la ristrutturazione di poteri e la ridefinizione delle funzioni spaziali e territoriali che precedettero l’annessione. I saggi hanno densità diversa e diverso approccio, e sono qui divisi in cinque sezioni: I, Storia e politica; II, Società e cultura; III, Gli aspetti istituzionali; IV, Giustizia e potere; V, Le trasformazioni urbane e territoriali.
Nella prima sezione sono studiati la riorganizzazione burocratico-amministrativa del territorio (Rossi), i mutamenti strutturali della chiesa veneziana (Bertoli), la progressiva perdita del ruolo di capitale della città lagunare rispetto alla terraferma (Antonielli), il declino del patriziato e la contemporanea nascita di una classe dirigente prevalentemente composta da funzionari (Gottardi). Della Peruta analizza invece il progressivo crescere dei fermenti democratici post-quarantotteschi e il conseguente tentativo austriaco di allentare le redini del regime militare; e Ricaldone, offre con i Diari del generale Moring, lo sguardo austriaco sugli ultimi anni di dominio nel Veneto. La sezione Società e cultura ospita testi istituzionali su assistenza pubblica (Marcolini), dispersione e recupero delle opere d’arte (Schiavon), istruzione primaria e tecnica a Venezia (Salmini), insieme al saggio di Soppelsa, che esamina i Congressi degli scienziati italiani celebrati in Veneto negli anni quaranta. Nella terza sezione, Tonetti, Barizza, Donaglio e Gottsmann esaminano l’amministrazione austriaca e comunale veneziana. Da differenti angolature è affrontato il tema Giustizia e potere: agli interventi di Barban, Barattin e Viggiano rispettivamente sul tribunale civile di Vicenza, sull’accoglimento del diritto francese da parte del mondo giudiziario e della società veneta, e sul complesso inserimento dei patrizi veneziani nella burocrazia austriaca, si affianca l’interessante saggio di Geselle sui passaporti e documenti di viaggio introdotti nel 1799, e qui analizzati come strumento di controllo del movimento e di trasformazione della monarchia austriaca in stato territoriale moderno. Infine il volume offre una rassegna delle trasformazioni dello spazio urbano e del territorio veneziano in un arco temporale che supera, a tratti, il 1866: la perdita dell’insularità di Venezia e la dilatazione del suo centro urbano (Calabi); la costruzione e rifunzionalizzazione delle strutture militari lagunari (Cappai e Segantini); la navigazione fluviale del Po (Bernardello); l’internazionalizzazione dell’architettura veneziana dopo il 1850 (Zucconi). Una appendice documentaria del volume, curata da Bonaccorso, riguarda disegni, incisioni e stampe conservati in archivi viennesi.

Simona Troilo