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Emanuela Costantini, Armando Pitassio (a cura di) – Ricerca di identità, ricerca di modernità. Il Sud-est europeo tra il XVIII e il XX secolo – 2008

Emanuela Costantini, Armando Pitassio (a cura di)
Perugia, Morlacchi, 241 pp., euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2008

Gli studi sui processi di costruzione della nazione nel Sud-est Europa si sono spesso concentrati sugli aspetti più cari alla tradizionale storia politica, quindi sulle ideologie nazionali, sulla storia dei movimenti e partiti politici, sulle istituzioni statali e i rapporti diplomatici. Si tratta di una irrinunciabile e solida base, che è però venuto il momento di integrare con sguardi diversamente orientati e che vadano ad arricchire le conoscenze già acquisite: è quanto fanno i lavori raccolti in questo volume. Per riflettere sul Risorgimento bulgaro, Brucciani indaga l’opera di alcuni importanti storici bulgari ottocenteschi, evidenziando il loro ruolo di sostenitori dei progetti di nation building di quel paese. Similmente, Costantini osserva il nation building romeno attraverso la nascita delle istituzioni culturali. Particolarmente stimolante il contributo di Mitrovi?, che riflette sui mezzi di sussistenza dei primi storici moderni serbi e bulgari, rilevando per lo più le difficoltà in cui versavano ? un tema sempre attuale. Nei casi in esame emerge l’ambiguo rapporto esistente tra il nascente Stato e la nascente disciplina: nonostante la reciproca collaborazione, non si approdò linearmente a un sostegno economico del primo nei confronti della seconda, che rimase legata, in modi e con tempi diversi da paese a paese, all’ambiente religioso-ecclesiastico e a quello privato. Il contributo di Mitrovi? ha inoltre il pregio di esplicitare programmaticamente un orientamento che caratterizza un po’ tutti i saggi, ossia quello di muovere certo dal presupposto di un’avvenuta «contaminazione» del mondo culturale e politico dell’Europa sudorientale con idee e modelli di provenienza occidentale, ma con ciò senza che il ricercatore subisca un modello diffusionista che indaghi esclusivamente la passiva ricezione di quegli input da parte dei popoli balcanici. Piuttosto, occorre concepire la storia di quell’area in tutta la sua complessità, fatta di contributi originali, riadattamenti, rifiuti. Ciò è quanto operano anche i saggi di Pitassio e Costantini, che riferiscono di ricerche svolte intorno al tema della nascita della città moderna, nel passaggio all’epoca post-ottomana e nello specchio della letteratura. I due curatori firmano insieme una ulteriore e stimolante riflessione che muove da note tesi sulla presunta «identità debole» italiana: un concetto che, come gli aa. dimostrano, in una prospettiva comparata rivela tutta la sua debolezza. In conclusione, Guida, sulla scorta del caso romeno tra le due guerre, affronta efficacemente un tema di grande interesse e attualità, ossia quello della possibilità di una soluzione federalista per la struttura dei multinazionali Stati balcanici, e dei progetti di una loro unione confederale. Il volume offre così numerosi spunti e diversi approcci, generando una indubbia eterogeneità della raccolta, ma mettendo a disposizione ricerche serie e che meritano di essere lette e discusse.

Stefano Petrungaro