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Francesco D’Orazi Flavoni – Storia dell’India. Società e sistema dall’Indipendenza ad oggi – 2000

Francesco D’Orazi Flavoni
Marsilio, Venezia

Anno di pubblicazione: 2000

Il volume di D’Orazi, immaturamente scomparso dopo aver completato questa lunga fatica, esce a breve distanza dalla Storia dell’India di Torri (Laterza, 2000). La contemporanea comparsa di due opere sulla storia dell’India, entrambe di autori italiani, è da sottolineare, ed è indice di un deciso irrobustirsi della storiografia italiana sull’argomento, cui non sembra corrispondere un adeguato riconoscimento culturale all’interno dei nuovi curricula delle facoltà umanistiche, poco sensibili all’esigenza di offrire finestre di confronto con mondi culturali diversi di cui la società tutta, e i giovani in particolare, sente un deciso bisogno. A differenza della Storia di Torri, proiettata a presentare un quadro dell’evoluzione storica indiana dalla civiltà dell’Indo sino ai nostri giorni, D’Orazi, pur non trascurando i tratti essenziali della peculiare tradizione storico-culturale indiana – con ampie sezioni sulle questioni etno-linguistiche e religiose – dedica la sua attenzione al periodo che si apre con l’indipendenza del 1947 e si sofferma sugli intricati travagli degli anni ’80 e ’90. Il centro delle sue analisi è la situazione interna, scossa da profonde crisi – come i prolungati scontri tra indù e musulmani per la distruzione di una moschea a Ayodhya nel 1992 o l’inasprirsi degli incidenti nel Kashmir – ma lo sguardo è attento alle implicazioni internazionali. Diplomatico di carriera, con una solida competenza nell’uso degli strumenti dello storico, D’Orazi scrive con la sensibilità di chi ha osservato da vicino, con interesse professionale e non di rado da co-protagonista, lo svolgersi della complessa storia contemporanea dell’India. In questo senso il suo volume è un complemento assai stimolante per chi parta da letture come quelle di Torri nei cui confronti e per l’analisi del ruolo dei fattori linguistico-religiosi, il D’Orazi offre prospettive di osservazione e linee interpretative di notevole interesse. La complessità degli elementi nella situazione politica e sociale indiana sono tali che una molteplicità di approcci interpretativi non può che essere di notevole utilità per il lettore non specialista.
La frammentazione della società indiana, in termini storici, politici e geografici, a causa delle diversità religiose, regionali e linguistiche, ma soprattutto per la radicatissima “logica castale”, è una costante che ha sempre colpito gli osservatori esterni, per l’estrema difficoltà di applicare all’India schemi di evoluzione socio-politica utilizzabili con sufficiente coerenza per altri paesi. D’Orazi offre, di questa peculiarità indiana, una serie di esempi significativi, come nel settore del grande tema – in gran parte tuttora irrisolto – della povertà contadina e dei tentativi di risolvere la questione agraria indiana, con le aspettative deluse dalla fragile e largamente inapplicata riforma agraria degli anni ’50 che hanno alimentato focolai di agitazione, anche assai intensi, ma tutti rimasti chiusi nei propri localismi e nella impossibilità/incapacità di dar luogo a coerenti movimenti nazionali.

Claudio Zanier