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Francesco Gatti – Storia del Giappone – 2002

Francesco Gatti
Milano, Bruno Mondadori, pp. 211, euro 12,50

Anno di pubblicazione: 2002

Capire il Giappone di oggi attraverso la sua storia potrebbe essere il sottotitolo di questo libro. Intenzione dichiarata dell’autore è infatti quella di ?individuare il nodo delle origini? (p. 1) per interpretare le trasformazioni politiche ed economico-sociali contemporanee. Il libro di Francesco Gatti ripercorre la storia del Giappone dall’ultima fase del feudalesimo nel Seicento alla riesumazione del potere imperiale, dalle riforme della fine dell’Ottocento all’espansionismo imperiale, dal fascismo alla democrazia, dalla democratizzazione alla smilitarizzazione, dal progresso economico alla crisi petrolifera del 1973, dagli effetti sociali della recessione ai tentativi di riforma attuale. Un libro che scorre agile nella lettura e che è estremamente ben costruito, non solo nel dettaglio della ricostruzione storica ma anche nella documentazione accurata dei dati economici analizzati sempre in dimensione diacronica.
Per testimoniare il rapido sviluppo economico giapponese dall’ultimo decennio dell’Ottocento alla prima guerra mondiale, ad esempio, Gatti riporta i dati relativi alle variazioni percentuali nella struttura industriale suddivisi per settore, alla percentuale di manufatti sul totale delle importazioni ed esportazioni. L’analisi entra nel dettaglio dando informazioni specifiche anche sulle medie quinquennali della produzione dei bachi da seta, raddoppiata tra il 1885 e il 1905. Non meno accurata è l’analisi della dinamicità del commercio internazionale dopo l’adesione del Giappone al GATT (General Agreement on Tariffes and Trade) nel 1955, grazie all’azione di tre società commerciali dei keiretsu Mitsui, Mitsubischi e Sumitomo, che fino al 1975 quasi monopolizzarono i flussi commerciali internazionali.
All’analisi dettagliata dei dati macro-economici, si affianca una lucida interpretazione delle relazioni internazionali del Giappone dall’espansione imperiale, all’occupazione della Manciuria del 1931 alla guerra con la Cina, dalla sconfitta nella seconda guerra mondiale all’egemonia statunitense e alla firma del trattato di pace di San Francisco che permise al Giappone di riottenere l’indipendenza e di inserirsi nella strategia asiatica degli Stati Uniti. Una strategia che nel corso degli anni ha fatto del Giappone il principale alleato americano in Asia, ma ha anche contribuito alla persistente egemonia politica del partito liberaldemocratico al potere dal dopoguerra e incapace di riforme politiche sostanziali. Il libro si conclude con l’analisi della grave recessione attuale e dei suoi effetti sociali: la disoccupazione al 5%, il parziale abbandono dell’impiego a vita e il senso di scetticismo diffuso nella popolazione. La scommessa del terzo millennio, conclude Gatti, “è se e in quale misura prevarranno le spinte provenienti dalla società, oppure se le istituzioni riusciranno, ancora una volta, a imporsi, mantenendo un saldo controllo sociale” (p. 171).

Maria Weber