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Francesco Obinu – I laureati dell’Università di Sassari 1766-1945 – 2002

Francesco Obinu
Prefazione di Gian Paolo Brizzi, Roma, Carocci, pp. 508, euro 32,00

Anno di pubblicazione: 2002

Nel panorama sempre più vivace ed articolato della storiografia universitaria italiana si segnalano le iniziative promosse negli ultimi quindici anni dal Centro interdisciplinare per la storia dell’Università di Sassari, che hanno consentito un significativo approfondimento della conoscenza storica dei quasi cinque secoli di vita dell’ateneo sardo. In questo quadro si colloca la ricerca di Francesco Obinu, studioso di storia sociale e politica della Sardegna, che ha raccolto i dati relativi al corpo studentesco, con particolare riguardo ai laureati, dell’università sassarese nell’arco di centottanta anni. Il lavoro, oltre a completare alcuni studi precedenti sull’argomento, integra un filone della ricerca storica sull’università, quello appunto specificamente focalizzato su studenti e laureati, che, seppure con grande ritardo rispetto a quanto avvenuto in altri paesi europei, è attualmente oggetto di puntuale attenzione, in rapporto sia all’età moderna che contemporanea.
L’autore assume come riferimento cronologico iniziale la riforma degli studi compiuta nel 1766 dal ministro sabaudo Bogino: tale provvedimento fa parte di un più vasto programma mirante a riformare politicamente ed amministrativamente l’isola, in modo da allinearne ?la struttura sociale a quella piemontese, riducendo per quanto possibile il predominio dei ceti nobiliari e del clero tramite l’inserimento in Sardegna degli apparati dello stato centralizzato? (p. 25).
Le 4.292 schede nominative raccolte da Obinu, cui si aggiungono l’elenco alfabetico dei laureati e una nutrita serie di grafici, tabelle e cartine geografiche che forniscono il riepilogo quantitativo desumibile dall’elaborazione informatica del predetto materiale, occupano più dei tre quarti del libro. Di ciascun laureato vengono indicati, oltre che il nome e cognome e le fonti archivistiche di riferimento, la località e la data di nascita, il titolo della tesi e l’anno di conseguimento della laurea.
La parte iniziale contiene invece un saggio in cui l’autore, una volta dato debito conto dei criteri generali della ricerca, ripercorre sinteticamente le principali tappe evolutive dell’istituzione universitaria sassarese e commenta l’andamento quantitativo dei laureati, intrecciandolo sia con le vicende storiche e demografiche della città e della Sardegna che con la produzione di competenze da parte di Cagliari, storica ?rivale’ di Sassari, e del sistema universitario nazionale. Una riflessione specifica è poi dedicata alla mobilità geografica dei laureati, dalla cui analisi si ricava il carattere esclusivamente regionale dell’ateneo, che durante tutto l’arco di tempo considerato non ha mai avuto ?una dimensione nazionale e tanto meno internazionale? (p. 87). Restano per contro largamente inesplorati, forse a causa dell’insoddisfacente stato delle fonti, i percorsi professionali successivi alla laurea che rappresentano invece un essenziale elemento di valutazione dell’efficacia dell’ateneo sassarese nella promozione dello sviluppo culturale e civile sia urbano che isolano.

M. Elisabetta Tonizzi