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Francesco Selmin – La Resistenza tra Adige e Colli Euganei, prefazione di Ferdinando Camon – 2005

Francesco Selmin
Sommacampagna (Vr), Cierre, pp. 97, euro 6,50

Anno di pubblicazione: 2005

Coniugare felicemente analisi e divulgazione è un compito sempre impegnativo per chi si occupa di ricerca storica: questo sembra essere invece il pregio maggiore dell’agile volume di Francesco Selmin, apprezzato studioso del territorio estense, il cui lavoro sulla Resistenza nella Bassa padovana, pur nella sintetica esposizione, offre al lettore un’ampia panoramica degli avvenimenti più significativi del periodo resistenziale proponendo, al tempo stesso, alcune precise chiavi d’interpretazione.
Filo conduttore della narrazione sono le vicende che caratterizzarono il territorio padovano racchiuso tra le rive dell’Adige e i Colli Euganei dall’inverno 1944 alla primavera del 1945. È in questo spazio geografico che l’autore concentra il suo sforzo di raccontare, con chiarezza e puntualità, il nascere e l’evolversi del fenomeno partigiano privilegiando soprattutto gli aspetti e le dinamiche legate all’esercizio della violenza. Dalle pagine del volume, infatti, emergono i contorni dello scontro, sempre più feroce e brutale, con le milizie della Repubblica sociale e i reparti tedeschi, il radicarsi e l’inasprirsi di una spirale di violenza dai tratti quasi barbarici e primitivi che provocherà la morte di 154 persone, in massima parte partigiani e popolazione civile. Selmin, con prosa asciutta ed efficace, ci restituisce la fisionomia e le strategie di tutti i soggetti coinvolti (i fascisti, i partigiani, i tedeschi) accompagnandoci lungo un tragico itinerario punteggiato di rappresaglie ed esecuzioni la cui memoria, come per altre realtà del Veneto, si è nel corso degli anni sempre più affievolita. Da segnalare le due appendici finali: la prima pubblica l’elenco, ordinato cronologicamente, di tutti i caduti nei mandamenti di Este e Montagnana durante la guerra di liberazione, la seconda invece propone una suddivisione secondo il luogo di residenza.
In definitiva questo volume, oltre a raccogliere i risultati di una ricerca pluridecennale di alcuni storici locali (tra cui spiccano i contributi di Tiziano Merlin), rappresenta uno strumento utile ed efficace anche per avvicinare alle complesse vicende che caratterizzarono l’esperienza storica della Resistenza un pubblico più ampio rispetto ai circuiti ristretti degli specialisti, senza però rinunciare al rigore documentario e alla chiarezza di posizioni.

Marco Borghi