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Gennaro Barbarisi, Alberto Cadioli (a cura di) – Idee e figure del «Conciliatore» – 2004

Gennaro Barbarisi, Alberto Cadioli (a cura di)
Milano, Cisalpino, pp. 623, euro 30,00

Anno di pubblicazione: 2004

Il bel volume curato da Gennaro Barbarisi e Alberto Cadioli raccoglie gli atti del convegno di Gargnano del Garda (25-27 settembre 2003) e costituisce una importante monografia su uno dei periodici più fortemente innovatori del panorama culturale milanese e italiano durante i primi anni della Restaurazione. Introdotto da un limpido inquadramento storico sui caratteri della società lombarda fra il 1814 e il 1821 e da un puntuale studio sui letterati e il potere politico a Milano negli anni successivi alla dominazione napoleonica, essenziale per comprendere le caratteristiche dell’ambiente che rese possibile l’esperienza del giornale, il volume si snoda attraverso 24 saggi di impianto solido e raffinato, che compensano le disattenzioni della critica nel corso degli ultimi decenni. Sorretti da un buon lavoro di aggiornamento sia sul versante storico sia su quello della critica letteraria, gli autori superano lo schema consolidato che ci ha consegnato l’avventura culturale e politica di un gruppo di intellettuali-patrioti in lotta contro il potere e le censure dell’Impero austriaco, per fare il punto degli studi e da lì procedere per indicare nuovi orientamenti e proporre una rilettura della famosa rivista di Porro Lambertenghi, Confalonieri, Pellico, Breme, Borsieri, Berchet. L’esigenza di valorizzare l’originalità e la centralità del ruolo svolto dal ?foglio azzurro? si concretizza in una serie di approfondimenti che toccano un’ampia gamma di idee, problemi e figure. Da un lato, l’attenzione degli studiosi si rivolge al giornale, al suo programma, all’opportunità di tornare a confrontarsi col suo testo, alla pluralità dei suoi generi e al suo rapporto con le ?nuove scienze?; dall’altro l’analisi si concentra sulle caratteristiche degli uomini che lo fondarono, lo scrissero, lo amarono o ne presero le distanze, gli offrirono o gli negarono collaborazione. La cura con la quale sono ricostruiti i rapporti e le frequentazioni con la cultura e gli scrittori d’Oltralpe testimonia la sensibilità e l’attenzione con la quale gli uomini del periodico seguirono la produzione artistica e scientifica dei vari paesi europei.
Tutti i saggi sono sostenuti da ricerche originali e approfondite, attente a cogliere le sfumature di una stagione difficile, densa di tensioni per le vicende politiche in atto, per il ?movimento di cose e di idee?, per i rapporti con l’Austria ?padrona dei destini lombardi?, eppure fervidissima grazie alla vivacità del dibattito culturale, all’assimilazione del patrimonio settecentesco del «Caffè», all’intensità della querelle fra classici e romantici. Così, pur nella diversità delle tematiche affrontate e dei metodi utilizzati, il volume ricompone con coerenza le tante componenti che hanno caratterizzato questa appassionata e coraggiosa impresa giornalistica ?nazionale e italiana?, capace di raccogliere intorno ad un progetto comune uomini delusi e malcontenti e gruppi sino a quel momento in dissidio per farne, a dispetto della vigilanza austriaca, la più alta voce dell’offensiva liberale.

Daniela Maldini