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Gilberto Corbellini – Breve storia delle idee di salute e malattia – 2004

Gilberto Corbellini
Roma, Carocci, pp. 143, euro 9,00

Anno di pubblicazione: 2004

Docente di Storia della medicina e di Bioetica alla Facoltà di Medicina e chirurgia di Roma ?La Sapienza?, Corbellini ha dedicato molti lavori alle scienze biomediche, analizzandole da più punti di vista (storico, filosofico, etico, epistemologico), e ricorrendo talora ad un taglio specialistico, come per L’evoluzione del pensiero immunologico (Torino, 1990) e Le grammatiche del vivente (Roma-Bari, 1999), talora a una prospettiva divulgativa, come nel caso della Breve storia delle idee di salute e malattia, pubblicata in una collana editoriale che si propone precisamente di fornire un primo orientamento sui principali temi della cultura contemporanea. In 143 pagine articolate in cinque capitoli, l’autore offre una chiara sintesi di quanto le idee di salute e malattia siano cambiate nel corso del tempo ed a seconda dei diversi contesti storici e ambientali. Corbellini affronta e delinea per linee interne alla storia della medicina i cambiamenti, le trasformazioni, gli sviluppi intervenuti nelle idee di ?sano? e ?malato? dal punto di vista delle conoscenze, delle concezioni, delle pratiche, così come della morale e dell’etica; in questo senso, egli rimarca ove necessario quali percorsi e ramificazioni fanno di questa dimensione complessa un problema specifico della riflessione bioetica contemporanea.
All’introduzione e al primo capitolo, Corbellini affida l’identificazione e la spiegazione dei termini concettuali e metodologici dell’evoluzione biologica di salute e malattia, mettendo a disposizione di chi legge le coordinate con le quali affrontare i successivi quattro capitoli, i quali delineano in maniera lineare il percorso storico che dalla preistoria e dall’antichità di Ippocrate, Galeno e della medicina cinese influenzata da I ching conduce alla seconda metà del Novecento, oggetto dell’ultimo capitolo. In quest’ultima parte l’autore dà conto delle critiche mosse negli ultimi decenni allo statuto epistemologico e sociale della medicina nel suo intreccio con le prospettive aperte dalle scienze e dalle pratiche biogenetiche. Facendo propria la lezione di Mirko D. Grmek e soprattutto il suo concetto di ?patocenosi? (?insieme di stati patologici presenti all’interno di una data popolazione in un determinato momento?, p. 11) e aderendo a una lettura evoluzionista, Corbellini spiega come malattia e salute abbiano una doppia natura che integra una causalità prossima, legata al contesto storico e all’ambiente, ad una remota o evolutiva che, ad esempio, rende il mal di schiena una conseguenza lontana nel tempo dell’acquisizione della posizione eretta da parte dell’homo sapiens.
Benché il destinatario implicito di questa breve sintesi sembri essere lo studente di medicina, la Breve storia si presenta come uno strumento utile per capire lo sviluppo storico delle scienze biomediche e, con esso, per cominciare a restituire i problemi bioetici alla stratificazione storicamente complessa di cui sono il portato.

Emmanuel Betta