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Giovanni Battimelli – L’eredità di Fermi. Storia fotografica dal 1927 al 1959 dagli archivi di Edoardo Amaldi – 2003

Giovanni Battimelli
Roma, Editori riuniti, pp. 219, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2003

Il libro ricostruisce una stagione importante della fisica italiana attraverso le immagini tratte dall’archivio personale di Edoardo Amaldi, che ne è stato certamente uno dei principali protagonisti, e trae occasione da una mostra allestita nell’autunno 2003 a Ischia e a Napoli. Alle immagini fanno da complemento lettere e documenti inediti, che testimoniano della politica scientifica promossa dai fisici italiani negli anni della ricostruzione. I diversi capitoli ripercorrono le vicende che vanno dal gruppo di ricerca piccolo ma agguerrito raccolto intorno a Fermi alla fine degli anni Venti, alla crisi di fine anni Trenta e all’emigrazione di Fermi, fino al dopoguerra, quando sullo sfondo della ricostruzione del paese si ebbe anche una ricostruzione della comunità scientifica in cui i fisici ebbero un ruolo determinante; gli anni Cinquanta videro tra l’altro l’istituzione dell’INFN, la partecipazione decisiva degli italiani alla costituzione del CERN, il Laboratorio europeo di Ginevra, e la costruzione dei Laboratori nazionali di Frascati.
La qualità delle testimonianze documentarie e iconografiche nasce dalla peculiarità della personalità di Amaldi, ben tratteggiata da Gianni Battimelli: ?è stato l’unico, dello storico gruppo riunitosi intorno a Enrico Fermi alla fine degli anni Venti, ad essere rimasto in Italia negli anni della guerra e in quelli successivi, e ad avere quindi vissuto di persona sia l’esperienza dei ?ragazzi di Via Panisperna’ che quella (meno nota al grande pubblico, ma altrettanto significativa per le sorti della cultura scientifica del nostro paese) della ricostruzione del dopoguerra e della stabilizzazione dei nuovi assetti istituzionali della fisica italiana. Già questa singolarità fa di Amaldi un testimone di eccezione; ma l’eccezionalità è amplificata dal fatto che di questa lunga catena di eventi egli è stato non soltanto testimone diretto, ma attore e protagonista di primo piano?. Amaldi è stato infatti un protagonista di rilievo delle vicende scientifiche del Novecento, e non solo in Italia, né soltanto per la fisica; si può infatti ?affermare senza esagerazione che gli eventi più importanti, nella dinamica delle istituzioni scientifiche italiane ed europee dal dopoguerra fino agli anni Ottanta, sono stati segnati dalla traccia lasciata dall’intervento attivo di Amaldi?.
Di questo suo ruolo Amaldi fu consapevole, così come fu, a partire dagli anni Sessanta, storico accorto della fisica del Novecento; la vasta documentazione personale da lui sistematicamente conservata, insieme a quella sulle vicende della fisica italiana e dell’Istituto fisico romano da lui accuratamente raccolta, costituisce oggi la base su cui si svolge gran parte della ricerca storiografica sulla fisica italiana, rendendo nei fatti giustizia a un uomo la cui figura è stata oggetto di gravi attacchi e mistificazioni negli anni più recenti.

Govanni Paoloni