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Giovanni Busino (a cura di) – Tra storia e politica. Bibliografia degli scritti di Leo Valiani (1926-1999) – 2000

Giovanni Busino (a cura di)
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano

Anno di pubblicazione: 2000

Nato a Fiume (allora ungherese) nel 1909, Leo Valiani si spense a Milano – dopo una lunga, avventurosa ed operosa esistenza – il 19 settembre 1999. Se ne andava, con lui, un’altra parte di quella “Italia civile” novecentesca che è ormai quasi del tutto scomparsa.
A un anno dalla morte di Valiani la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli – che ne custodisce gli archivi e i libri – ha pubblicato questa imponente bibliografia (ben 4.552 schede!) dei suoi scritti, distribuiti su un arco di tempo che va dal 1926 al 1999, cioè dagli inizi della sua militanza antifascista fin quasi al termine di un secolo da lui sempre vissuto con intransigente fedeltà agli ideali democratici. Giornalista autorevole, storico di valore, memorialista senza retorica, Valiani occupa indubbiamente – come scrive Giovanni Busino nella bella ed ampia Introduzione a questa bibliografia da lui tenacemente voluta e devotamente curata – “un posto speciale nel panorama culturale italiano della seconda metà del XX secolo” (pag. X).
Strumento di particolare rilevanza per gli storici – non solo per quelli dell’antifascismo e dell’Italia repubblicana -, questa bibliografia risente però della mancanza di un indice tematico ed onomastico. Il che ostacola l’agevole individuazione, ad esempio, di tante bellissime (ed assai poco note) pagine che in diverse occasioni Valiani dedicò non solo ad amici e compagni di lotta e di studi (da Carlo e Nello Rosselli ad Ernesto Rossi, da Altiero Spinelli a Franco Venturi, da Dino Gentili ad Ugo La Malfa, da Ignazio Silone a Federico Chabod), ma anche alla sua infanzia e giovinezza fiumana, alla storia dell’Ungheria, al movimento operaio italiano ed internazionale.
Molte schede, peraltro, lasciano nell’anonimato le personalità su cui Valiani scrisse in memoriam: è il caso, ad esempio, delle nn. 780 e 4.345 (riferentesi, rispettivamente, a Federico Chabod e a Franco Venturi). E solo la nostra memoria di mezz’età ci fa capire che, dei molti scritti pubblicati da Valiani su “L’Espresso” dal 1956 al 1977, la gran parte sono recensioni ai più stimolanti libri di storia (molti in traduzione) pubblicati in quegli anni in Italia.

Lauro Grassi