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Istituto lombardo-Accademia di Scienze e Lettere – Cattaneo, Milano e la Lombardia – 2005

Istituto lombardo-Accademia di Scienze e Lettere
Milano, Istituto lombardo di Scienze e Lettere, pp. 276, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2005

L’attenzione per nulla convenzionale che la cultura italiana ha preso a indirizzare alla figura e al pensiero di Cattaneo ha trovato, da ultimo, una sicura conferma nelle molteplici iniziative promosse per commemorarne il secondo centenario della nascita. Iniziative aliene da facili concessioni a liturgie di circostanza come da strappi e forzature nella lettura del ruolo storico dell’intellettuale lombardo, restituito, piuttosto, alle fonti della sua ?eresia’ politica e agli orizzonti del suo tempo. Nell’intreccio e nella reciproca interlocuzione degli studi, l’occasione celebrativa ha così promesso ampi motivi di approfondimento e di riflessione. Al centro della pubblicazione curata dall’istituzione scientifica ufficiale della regione di cui l’intellettuale lombardo fu membro operoso (e dell’esperienza, punteggiata dal suo contrastato rapporto con il potere, dà largo conto Giancarlo Bolognesi) è il Cattaneo della libertà e delle ?intime ragioni della cosa pubblica?, le scienze della vita associata e dell’utile sociale, il Cattaneo dell’impegno declinato e vissuto. Muovendo sul filo ideale del pensiero cattaneano, rispecchiato nella sua organica complessità e articolazione, i diversi interventi si caratterizzano per un segno fortemente unitario, in grado di mettere in contatto e improntare le differenti sensibilità disciplinari e i differenti approcci tematici. Se l’argomentata analisi di Ettore A. Albertoni introduce all’afflato storico e al metodo del magistero di Romagnosi come alle fonti stesse della poliedrica attività intellettuale di Cattaneo, in un lungo excursus che trascorre dal diritto all’economia, alla filosofia civile, Gian Paolo Massetto riconduce alla lezione del giurista piacentino, ma parimenti di Beccaria e della tradizione dell’ordinamento giuridico lombardo, la sua visione in campo punitivo e penale. Radici nelle consuetudini di pensiero dell’illuminismo milanese con l’economia ha anche il dominante interesse di Cattaneo per le problematiche della crescita, indagate da Angelo Moioli nei profili del modello di accumulazione e di investimento proprio della regione, suscettibile di assicurare una prosperità senza scosse, e da Mario Talamona per l’elaborazione, di stretta attualità e modernità, e non priva neppure di rilievo teorico, intorno alla ?psicologia della ricchezza?, le componenti immateriali dello sviluppo. Dalla folta ricostruzione d’insieme di Franco Della Peruta emergono l’intrinseca coerenza, mutati i contesti dalla cesura del Quarantotto, della concezione politica e il senso profondo delle sue riserve contro l’assorbimento dell’unificazione. Ancora, Carlo G. Lacaita ripercorre la straordinaria avventura intellettuale di entrambe le stagioni del suo «Politecnico», mentre il denso saggio di Mariachiara Fugazza mostra, su un terreno poco dissodato, come il nesso tra filosofia e scienze dell’uomo, quanto ci si possa attendere dalle carte inedite di Cattaneo. Infine, le considerazioni intorno alla questione israelitica, partitamente analizzate da Angelo Ara, ne riaffermano la fede nel valore assoluto della libertà. Chiudono il volume alcune note di metodo di Giorgio Rumi.

Elvira Cantarella