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Jane C. Schneider, Peter T. Schneider – Reversible destiny. Mafia, antimafia and the struggle for Palermo – 2003

Jane C. Schneider, Peter T. Schneider
Berkeley-Los Angeles-London, University of California, pp. XIII-339, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2003

Jane e Peter Schneider sono due scienziati sociali americani che hanno un’antica esperienza di riflessione sulla Sicilia, sui temi della cultura regionale, della famiglia, della mafia; e che non hanno mai smesso in questi anni di passare lunghi periodi nell’isola per le loro ricerche sul campo, condotte con straordinario spirito di partecipazione anche personale. In passato essi sono stati tra i principali esponenti della corrente di studi che vedeva nella mafia un mero riflesso del comportamento dei siciliani, sia pure attraverso un filtro marxisteggiante che li portava a enfatizzare le strutture di potere, o un’attenzione alla Wallerstein all’isola come periferia del mercato mondiale.
Lo sguardo esterno dei due studiosi americani poteva in passato e può tuttora sembrare talora ingenuo ma anche stavolta, come sempre, risulta stimolante per il lettore italiano. Il presente lavoro riflette peraltro una svolta interpretativa e implica in un certo senso un’autocritica, guardando esso alla mafia come a una realtà politico-criminale dalle molte sfaccettature, e soprattutto al movimento antimafia come alla risposta collettiva fortemente rinnovatrice a un ?destino? che non è da considerarsi ineluttabile come in certe rappresentazioni di una Sicilia ?irredimibile?, o più in generale nelle teorie antropologiche che vedono gli esseri umani non come soggetti, ma come oggetti di ferrei codici culturali. L’esistenza stessa di movimenti di rivolta sociale nell’isola, spiegano gli autori, vale a smentire quell’assunto, a cominciare dal movimento contadino del dopoguerra. Ma ovviamente l’antimafia per eccellenza è quella sviluppatasi tra la seconda metà degli anni Settanta e l’inizio degli anni Novanta, con il suo riferimento al concetto di legalità e ai settori di punta della magistratura inquirente, con il suo radicamento sociale borghese, il suo background comunista o cattolico, le sue originali espressioni politiche e la sua stagione, la ?primavera? ispirata dal sindaco palermitano Leoluca Orlando; con il suo forte richiamo alla ?rottura culturale?, al primato della società civile come luogo genetico di ogni sommovimento politico, profondamente consono anche con un fondamentale punto di svolta della storia nazionale.
Si tratta di una ricerca fondata non solo su interviste ma anche sulla fitta ricognizione di un materiale pubblicistico e di una ricca bibliografia. Tutta la vicenda sia della mafia che dell’antimafia ne risulta ben ricostruita.

Salvatore Lupo