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Laura De Giorgi, Guido Samarani – La Cina e la storia. Dal tardo Impero a oggi – 2005

Laura De Giorgi, Guido Samarani
Roma, Carocci, pp. 138, euro 16.30

Anno di pubblicazione: 2005

Un approccio squisitamente sinologico caratterizza l’agile volumetto di De Giorgi e Samarani e ne fa uno strumento utilissimo (e forse l’unico a oggi disponibile in lingua italiana) per orientarsi tra i principali problemi della storiografia contemporanea cinese e sulla Cina. Guido Samarani, basandosi su una profonda e diretta conoscenza dei testi in lingua originale, nella prima parte del libro, dedicata alla funzione della storia in questo paese, traccia le linee di una storia della storiografia cinese, illustrando come essa sia venuta evolvendosi soprattutto nel corso del ‘900, in un intreccio antico e rinnovato con la politica. La trattazione, muovendo dall’eredità tradizionale delle storie dinastiche ufficiali, che avevano da sempre una funzione di legittimazione del sistema di potere vigente, passa attraverso la storiografia nazionalista, arriva alla storiografia marxista e alla storiografia di partito, senza tralasciare gli studi storici condotti a Taiwan dopo il 1949, che costituiscono una sorta di ?storia parallela?. Nella seconda parte, scritta da Laura De Giorgi, vengono discusse invece, attorno alla ricostruzione dei principali nodi storiografici, alcune categorie interpretative: continuità con il passato, origini della modernità, rivoluzione e modernizzazione, particolarmente adatte all’interpretazione della Cina contemporanea. La dimensione oltre che del tempo anche dello spazio, costantemente considerata dall’autrice, permette di ragionare sull’importanza delle differenze per aree geografiche, della presenza dei cinesi all’estero, delle minoranze etniche. Né vengono tralasciati cenni alle più recenti tendenze degli studi di storia sociale. Questa pur sintetica panoramica rende ragione della complessità e della diversità di approcci che, dalla fase tardo imperiale a oggi, si sono sviluppati all’interno della storiografia cinese e della storiografia internazionale sulla Cina, liberando il campo da quella vecchia visione eurocentrica che ha condizionato troppo a lungo lo studio della storia cinese contemporanea, insistendo sull’importanza dell’impatto con l’Occidente e facendo spesso apparire la Cina come un paese immobile, arretrato, completamente altro, chiuso in se stesso, o fornendone un’immagine eccessivamente appiattita sulla tradizione confuciana. Una rassegna della documentazione e dei differenti materiali per lo studio della storia contemporanea cinese offre poi un quadro sull’esistenza e sulla disponibilità delle principali fonti edite ma anche di fonti conservate in archivi cinesi che, tuttavia, almeno per il periodo relativo alla Repubblica popolare, risultano di fatto non accessibili a studiosi stranieri. Nell’ultima parte del volume, gli autori forniscono utili strumenti di lavoro per chiunque si avvicini allo studio della storia contemporanea della Cina: una succinta bibliografia, un elenco dei principali periodici specialistici sia in lingue occidentali sia in lingua cinese, nonché una lista di siti e risorse elettroniche.

Elisa Giunipero