Cerca

Leonardo La Puma – Giuseppe Mazzini democratico e riformista europeo – 2008

Leonardo La Puma
Firenze, Olschki,174 pp., euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2008

Il libro di Leonardo La Puma si inserisce in uno dei filoni più fecondi della recente storiografia mazziniana, tracciato da Salvo Mastellone con i suoi studi sul Mazzini «inglese». Come ha osservato l’a., sono stati proprio i contributi di Mastellone e Biagio De Giovanni a convincerlo della possibilità di presentare «una valutazione non stereotipata delle idee del Genovese» (p. 7). La Puma scrive in forma agile, e la lettura risulta fluida e nel complesso gradevole. Anche per questo il libro si presenta come un valido strumento per comprendere e rivisitare alcuni passaggi fondamentali, talora complessi, del percorso teorico di Mazzini. Pensiamo, ad esempio, alla rottura con la tradizione rivoluzionaria francese, concepita nell’esilio di Marsiglia e maturata in Svizzera nello scritto Dell’iniziativa rivoluzionaria in Europa, o all’avvicinamento del patriota genovese «alla repubblica, e contestualmente, [il passaggio] dalla forma repubblicana federativa a quella unitaria» (pp. 14-15). Uno spazio è ovviamente dedicato alla «costruzione della democrazia etica» (cap. II), culminata nella pubblicazione dei Pensieri sulla democrazia in Europa. Dopo aver esaminato le fondamenta del pensiero di Mazzini, La Puma propone un interessante capitolo sulle «autonomie amministrative» (cap. II), argomento spesso relegato in secondo piano, e successivamente affronta, nel quarto capitolo, il problema dell’organizzazione dello Stato repubblicano. Il quinto ed il sesto capitolo sono invece dedicati ai rapporti di Mazzini con socialismo e comunismo: l’a. esamina il confronto tra Mazzini e Pisacane, presentandolo sotto la luce originale di un «dissenso fecondo» (cap. V), per concentrarsi successivamente (cap. VI) sull’avversione mazziniana nei confronti di quelle dottrine, sfociata nella condanna della Comune di Parigi. Di particolare interesse anche l’ultimo capitolo dedicato al tema dell’emancipazione femminile.Leggendo il libro bisogna ovviamente tenere in considerazione i «limiti» dell’approccio mazziniano alle questioni economiche. È indiscutibile ? come afferma l’a. ? che «alla logica della tecnica economicistica, Mazzini contrappose un forte idealismo etico e laico» (p. 20); tuttavia, come hanno ben argomentato recentemente Antonella Rancan (Democrazia e Mercato. I limiti del discorso economico secondo Mazzini) ed Enrico Marino (Classe, proprietà, democrazia in The Red Republican), fu proprio la sottovalutazione di Mazzini per la complessità delle leggi economiche a costargli, proprio in Italia, l’appoggio di parte delle classi popolari. In discussione non è il Mazzini padre della democrazia europea e mondiale, ma alcuni aspetti lacunosi della sua riflessione. Queste ultime osservazioni, del resto, non riguardano il libro di La Puma, interessante «dizionario» della riflessione del patriota genovese, ma coinvolgono piuttosto la storiografia mazziniana: dopo vent’anni di costante crescita, è auspicabile pensare ad una biografia che cerchi di armonizzare i preziosi contributi degli ultimi vent’anni. Tra i quali rientra senza dubbio il libro di La Puma.

Michele Finelli