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L’Italia in Africa. Le nuove strategie di una politica postcoloniale

Paolo Borruso (a cura di)
CEDAM-Wolters Kluwer Italia, 290 pp., € 28,00

Anno di pubblicazione: 2015

Il volume cerca di individuare i caratteri che connotarono le relazioni politiche, di- plomatiche e culturali tra l’Italia e i paesi del continente africano dopo la conclusione del periodo coloniale. In questa prospettiva il lavoro collettaneo individua alcuni dei passaggi storici attraverso i quali l’Italia pose le basi, dopo la seconda guerra mondiale e la conse- guente chiusura del periodo coloniale, per la sua ricollocazione nel quadro delle relazioni con i paesi del continente africano.
Il saggio di Paolo Borruso apre il volume indirizzando l’attenzione proprio sul dibat- tito che caratterizzò la politica e le istituzioni italiane alla ricerca di un ruolo euro-africano per il paese.
Il tema della cooperazione allo sviluppo e la sua particolare declinazione in attività di assistenza tecnica, soprattutto a partire dagli anni ’70, sono analizzati ampiamente da Angela Villani. Gianni La Bella si sofferma invece sul ruolo della Santa Sede e sulla ri- modulazione da parte della Chiesa cattolica di una politica africana che viene rielaborata sulla base di considerazioni geopolitiche che non possono prescindere dalle nuove entità statuali nate nel continente africano. Barbara Airò ricostruisce i rapporti tra l’Italia e due dei paesi nordafricani con le comunità italiane più popolose, il Marocco e la Tunisia; Airò fa rilevare come, in particolare nel caso dei rapporti con il Marocco, alcune dinamiche di politica internazionale influirono sulla creazione di un clima scarsamente favorevole all’inclusione della comunità italiana nella nuova realtà sociale del paese. La posizione italiana, prudente e attendista, nei confronti dell’indipendenza algerina viene ricostruita in maniera chiara ed efficace da Bruna Bagnato.
Il saggio di Maria Stella Rognoni indaga la cooperazione petrolifera tra Italia e Ni- geria iniziata con i negoziati condotti da Agip-Eni. La posizione italiana sulla questione sudafricana viene affrontata da Maria Cristina Ercolessi che mette bene in risalto le ambi- guità, sul piano attuativo, dell’applicazione delle sanzioni da parte italiana.
Stefano Picciaredda ricostruisce le modalità attraverso le quali si giunse alla firma dell’accordo di pace del 1992 tra Frelimo e Renamo che pose fine alla guerra civile in Mozambico, e pone in evidenza il ruolo giocato in quella circostanza dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il volume si chiude con un saggio di Luciano Tosi che affronta il coinvolgimento italiano nella crisi somala apertasi con la fine del regime di Syad Barre; Tosi rileva come l’intervento militare in Somalia possa considerarsi il primo vero e proprio tentativo italia- no di ricerca di un nuovo ruolo internazionale dopo la fine della guerra fredda.
Il volume riesce a far interagire i differenti ambiti disciplinari, permettendo ai singoli saggi di dialogare tra loro.

Alessandro Pes