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Luciana Pasquini (a cura di) – Risorgimento e Antirisorgimento. Carteggio inedito Lionardo Vigo-Giannina Milli (1852-75) – 2003

Luciana Pasquini (a cura di)
Lanciano (Ch), Carabba, pp. 230, euro 13,50

Anno di pubblicazione: 2003

Nella monografia un’ampia Introduzione, cenni biografici sui due corrispondenti e un’accurata descrizione dei criteri di trascrizione e di edizione dei manoscritti, precedono la pubblicazione del bel carteggio inedito tra Lionardo Vigo e Giannina Milli.
La contrapposizione Risorgimento/Antirisorgimento rispecchia, secondo la curatrice, i ?temperamenti antitetici? (p. 35) dei corrispondenti. La teramana Giannina Milli (1825-88), la cui figura negli ultimi anni ha suscitato interesse nell’ambito dei gender studies (ad es. quelli coordinati da Laura Guidi sui contributi ?invisibili? delle donne al Risorgimento meridionale), fu poetessa, impegnata nella diffusione degli ideali risorgimentali attraverso la declamazione di versi che esaltavano i valori e gli eroi della patria, in ?accademie? tenute in salotti privati, teatri e piazze, e poi ispettrice scolastica, direttrice e insegnante di storia e morale. Siciliano, Lionardo Vigo (1799-1879) fu letterato, storico, poeta ed erudito, fin dal 1820 strenuo difensore dell’autonomia della Sicilia; nel 1860 si diede alla causa italiana auspicando una federazione monarchica, e rimanendo deluso dall’annessione incondizionata al Piemonte, rea di penalizzare le realtà locali, segnatamente quella meridionale e isolana: nelle sue lettere alla Milli è frequente la polemica pungente nei confronti del processo unitario. Tuttavia si può affermare che la questione nazionale non è il tema centrale del carteggio: in una sola occasione la Milli tocca l’argomento, e risponde alle invettive del Vigo esortandolo ad onorare la ?Patria comune? (p. 187) attraverso gli studi e a rispettare la nuova legislazione. Gli stessi sfoghi del Vigo sono spesso legati al mancato riconoscimento dei suoi meriti poetici da parte delle autorità dell’Italia unita e al fallimento delle richieste di raccomandazione per alcuni allievi. Portavoce di esse, in virtù delle sue conoscenze ministeriali, è la stessa Giannina; a sua volta Lionardo si occupa della diffusione dei libri della poetessa tra gli amici siciliani.
Uno dei temi ricorrenti è infatti la poesia, attraverso la quale il lettore entra nella sfera personale degli interlocutori: i discorsi della Milli sul proprio poetare ? e ancor più le lodi e le attestazioni di stima letteraria e personale a lei rivolte da Vigo ? mettono in luce una figura femminile schiva e modesta, che evita accuratamente di marcare la propria singolarità di ?unica donna? (Vigo, p. 199).
Nonostante sia indiscutibile la distanza ideologica tra i due personaggi, nel suo complesso la corrispondenza non sembra tanto lo ?scrigno? (p. 9) del dibattito tra Risorgimento e Antirisorgimento, quanto piuttosto il testimone della ?celeste dolcezza di una vera amicizia? (Milli, p. 151), di un legame affettivo ? forse un amore interrotto dall’intervento della madre di Giannina ? che sembra essere, ancor più della poesia, ?il vero collante? (p. 35) tra i due: un legame che è condivisione non solo di interessi letterari, ma anche del microcosmo di una quotidianità di relazioni ed amicizie comuni, di confidenze su gioie, preoccupazioni e dolori, di personaggi come i passeri di Giannina, Mimì e Ninetto, o i nipotini delizia del nonno Lionardo.

Silvia Menconi