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Luciano Pazzaglia (a cura di) – Cattolici, educazione e trasformazioni socio-culturali in Italia fra Otto e Novecento – 1999

Luciano Pazzaglia (a cura di)
La Scuola, Brescia

Anno di pubblicazione: 1999

È la raccolta degli atti del convegno organizzato nel 1996 dalla rivista “Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche”. Al convegno avevano partecipato numerosi studiosi di diversi ambiti storiografici, chiamati a riflettere sul ruolo e l’impegno della chiesa e del mondo cattolico nel campo dell’istruzione e dell’educazione nei decenni compresi fra l’Unità e la Grande Guerra.
Il volume si apre con un saggio di P. Schiera sulla politica scolastica italiana nel quadro dei più significativi modelli culturali europei, ed uno di A. Acerbi, che analizza il disegno educativo del magistero pontificio. Gli altri interventi sono raccolti in due sezioni, la prima presenta due saggi introduttivi sulle proposte educative degli ambienti laici e di quelli cattolici (rispettivamente F. Traniello e G. Verucci), e raccoglie gli interventi sulle proposte e le iniziative del mondo cattolico a diversi livelli: l’azione educativa rivolta agli emigrati (G. Rosoli), il complesso ruolo dei missionari (F. De Giorgi), la dimensione educativa nella letteratura di pietà (M. Marcocchi). Alcuni saggi affrontano vari aspetti dell’educazione femminile e del suo portato nonché dell’atteggiamento della chiesa verso l’istruzione femminile: A. Dordoni prende in esame il pensiero di Geremia Bonomelli sulla “donna studiosa” e la sua collocazione nel dibattito del tempo, P.G. Camaiani e F. Favi analizzano l’atteggiamento della chiesa di fronte alla progressiva emancipazione delle donne ed i cambiamenti del loro stato giuridico, E. Mantelli la realtà e la rappresentazione della donna che lavora nei romanzi di C. Invernizio.
La seconda sezione, aperta dall’intervento di X. Toscani, che delinea il quadro dell’alfabetismo e della scolarizzazione, affronta gli strumenti che il mondo cattolico attivò per fare fronte alle nuove esigenze imposte dall’Unità: il ruolo e l’influenza del Consiglio di Stato rispetto alla scuola cattolica (N. Raponi), la cultura e la formazione cristiana in alcuni collegi retti da ordini religiosi (D. Veneruso e A. Gaudio), la formazione delle religiose insegnanti e la formazione delle maestre laiche in un’istituzione religiosa (G. Rocca e C. Ghizzoni), l’associazionismo magistrale (L. Pazzaglia), l’editoria e la stampa scolastica (G. Chiosso), la riforma dei seminari (C. Fantappiè), il contributo educativo degli oratori e dell’associazionismo giovanile (L. Caimi).
Gli interventi presentati offrono un ricco quadro dell’articolata opera di formazione intrapresa dal mondo cattolico all’indomani dell’Unità, illustrando le dinamiche messe in atto dai meccanismi di adeguamento e di resistenza al nuovo assetto politico istituzionale e ai cambiamenti culturali in atto. Un obiettivo che certamente si può raggiungere soltanto affrontando diversi livelli di indagine, come i promotori del convegno si proponevano. Si deve però rilevare una certa disuguaglianza nell’approfondimento dei temi affrontati, riconducibile anche all’organizzazione della ricerca in questo campo di studi.

Teresa Bertilotti