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Marcello Carmagnani – L’altro Occidente. L’America latina dall’invasione europea al nuovo millennio – 2003

Marcello Carmagnani
Torino, Einaudi, pp. 452, euro 23,50

Anno di pubblicazione: 2003

In questo lungo e denso saggio interpretativo Carmagnani capovolge la prospettiva di quegli studi che, presentando l’America latina come una realtà ?altra? rispetto all’Europa e al Nord America, passiva e subalterna alle strategie elaborate dai ?grandi? dell’Occidente, si limitano a evidenziare l’ingombrante presenza europea o nordamericana. La proposta dell’autore, peraltro già accennata in suoi scritti anteriori, è invece quella di tracciare la storia dell’occidentalizzazione dell’America latina ricostruendo i processi che, tra la scoperta nel 1492 e il nuovo millennio, favoriscono e/o ostacolano la convergenza tra le aree latinoamericane e quelle europee e tra queste e gli altri continenti. Sottolinea le interazioni, analizzate nel lungo periodo, che permettono ai soggetti storici latinoamericani di essere protagonisti di un processo che non è di omologazione alle forme politiche, economiche e culturali, di comportamento e di organizzazione sociale, alle norme giuridiche europee e nordamericane, bensì di partecipazione attiva alla costruzione e definizione del mondo occidentale. Propone dunque un approccio globale alla storia dell’America latina che diventa storia internazionale e soltanto in questa cornice trova il suo senso e la sua spiegazione.
Il volume si articola in 5 capitoli. Il primo copre un arco cronologico che va dalla fine del XV alla seconda metà del XVI e illustra l’attivazione del processo di occidentalizzazione per effetto dell’invasione europea e i meccanismi di interazione, spesso conflittuale, fra gli indigeni e gli iberici. Nel secondo capitolo l’autore ripercorre, tra il XVII secolo e la prima metà del XVIII, il processo di costruzione del mondo ibero-latinoamericano, frutto del meticciato politico, economico, sociale e culturale tra le componenti americane e iberiche, considerate, queste ultime, come una delle varianti europee. Nel terzo capitolo Carmagnani analizza le dinamiche della crescente differenziazione delle aree latinoamericane rispetto a quella iberica alla ricerca, tra la seconda metà del XVIII e la prima metà del XIX secolo, di un rapporto più articolato e intenso con gli altri paesi europei. Nel quarto si analizzano i processi che, nel periodo compreso tra la seconda metà del XIX secolo e gli anni Trenta del Novecento, danno vita al mondo ?euro-americano? e al suo inserimento definitivo nello spazio politico, economico e sociale internazionale. Nel quinto capitolo infine, si analizzano le potenzialità del processo di occidentalizzazione dell’America latina innanzitutto di fronte alle sfide del disordine internazionale che si producono tra le due guerre mondiali e poi di fronte alle novità economiche e culturali degli ultimi decenni del secolo scorso, favorite dalla velocità delle comunicazioni e dalla dissoluzione delle barriere nazionali e internazionali.
Carmagnani è molto attento a evidenziare la complessità e le contraddizioni delle dinamiche che analizza, eppure la visione d’insieme che propone lascia trasparire una concezione che, a tratti, appare lineare e progressiva. La densità dei temi e dei problemi può rendere la lettura, soprattutto quella degli ultimi due capitoli, faticosa ma certamente nuova e molto suggestiva.

Maria Rosaria Stabili