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Marcello Flores – Storia illustrata del comunismo – 2003

Marcello Flores
Firenze-Milano, Giunti, pp. 192, euro 16,50

Anno di pubblicazione: 2003

È sempre difficile riuscire a conciliare una narrazione chiara, un intento divulgativo con il massimo rigore scientifico. Il testo di Flores riesce a mantenere in felice equilibrio questi tre piani affrontando una vicenda complessa come quella della storia del comunismo dal Manifesto di Marx e Engels a oggi. L’approccio basato sull’uso delle immagini e la forma manualistica, costruita su molte schede di approfondimento, non sono da ostacolo rispetto a un disegno complessivo chiaro e leggibile. Ricco e puntuale risulta l’apparato iconografico e fotografico che accompagna la lettura e rappresenta un percorso per molti versi a sé stante, che per il piacere del lettore in molti punti si mangia letteralmente il testo; un itinerario che guida non solo attraverso la vicenda del comunismo ma illustra la storia del Novecento nel suo insieme.
Un’opera come questa serve a introdurre le nuove generazioni a un capitolo della storia otto-novecentesca, il comunismo, fin troppo presente e centrale per le generazioni precedenti, tanto nella politica italiana quanto nel contesto mondiale. Flores evita il rischio sia di una rilettura partigiana, caratteristica di molte pubblicazioni ?di movimento?, sia di quel frequente ideologismo ?alla rovescia? che insiste sui danni di qualsiasi ideologia che punti a un cambiamento radicale dello status quo, sia di un piano narrativo grigiamente manualistico. Più che la storia ideologica del comunismo (o, meglio, dei comunismi) interessa soprattutto la vicenda politica di quei regimi e di quelle forze che al comunismo si sono richiamati. Il comunismo ha avuto nel corso del Novecento volti e maschere differenti, ma essi, scrive Flores, ?hanno avuto come denominatore comune la sacralità del potere, l’idea che attraverso la conquista e l’uso del potere si potesse trasformare la società secondo un piano preordinato? (p. 168).
Al centro del repentino e inaspettato crollo del 1989, un complesso di eventi che ha cambiato anche i regimi che a esso sono sopravvissuti (Cina, Cuba e Corea del Nord), viene posto il collasso etico-politico, del modello ideale, cioè la crisi di quello che aveva permesso al comunismo di essere protagonista nel XX secolo: quella ?miscela di mobilitazione, di fiducia, di speranza e di combattività? (p. 185) al cui posto era rimasto il potere militare ed economico, autoritario e intrinsecamente conservatore, del ?campo socialista?. La scelta di una simile prospettiva non fa d’altronde dimenticare la crisi di un modello economico-sociale. Anche se l’esperienza cinese mostra, come osserva giustamente Flores, come l’apertura al mercato rafforzi e non indebolisca necessariamente la struttura politica. In conclusione, se un appunto si può fare, è che, trattandosi di una storia illustrata, si potevano inserire degli approfondimenti esclusivamente visivi per valorizzare serie specifiche di documenti iconografici, di fotografie o di fotogrammi di film.

Ermanno Taviani