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Marco Francini, Metello Bonanno – Buggiano nel ventennio fascista. Centro della Valdinievole, periferia del regime – 2009

Marco Francini, Metello Bonanno
Firenze, Polistampa, 256 pp., euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2009

Frutto della volontà del Comune di Buggiano, centro della Valdinievole in provincia di Pistoia, di approfondire e divulgare la storia del proprio territorio in età contemporanea, il volume ricostruisce con puntualità le trasformazioni economiche e sociali dell’area buggianese fra la prima guerra mondiale e il regime fascista. Temi sui quali gli aa., Marco Francini e Metello Bonanno, sono da tempo impegnati: il primo, docente nelle scuole medie superiori, già direttore dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Pistoia, ha pubblicato studi sul fascismo a partire da Primo dopoguerra e origini del fascismo a Pistoia (Milano, Feltrinelli, 1976); il secondo ha coordinato il progetto di riordino degli archivi storici comunali della provincia di Pistoia.Il volume è strutturato in due parti, Società ed economia nel primo Novecento e L’economia nel Ventennio fascista, corredate da un prezioso apparato iconografico (con riproduzioni di fotografie, cartoline, manifesti, documenti) che consente di «vedere» luoghi e temi trattati.La prima parte, a cura di Francini, dopo aver offerto un quadro di Buggiano all’inizio del secolo (Fotogrammi di un paese fra guerra e dopoguerra), mette in luce gli effetti profondi che la Grande guerra provoca sul tessuto economico, incidendo profondamente sulla vita delle persone e sul mondo del lavoro, segnati in particolare dal problema dell’approvvigionamento alimentare (Il quadro economico-sociale fra guerra e dopoguerra). La seconda parte, a cura di Bonanno, presenta un quadro sistematico e minuzioso dei settori dell’economia buggianese nel ventennio, con una specifica attenzione alla gelsibachicoltura, attività tipica della Valdinievole, che in quegli anni entra in una crisi strutturale e definitiva.Il volume consente di cogliere come i processi che segnano la «grande» storia dell’Italia in quegli anni incidano profondamente su questa «periferia del regime», permettendo un’approfondita conoscenza della situazione locale, ma anche comparazioni utili per lo studio della multiforme realtà italiana. Anche se sarebbe stato forse opportuno, sulla base della documentazione esistente, integrare, in forme più nette e diffuse, l’analisi delle dinamiche economiche con quelle politiche, esplicitando ad esempio maggiormente alcuni passaggi particolarmente interessanti, come la sottolineatura dello stretto intreccio fra dirigenza politica municipale e finanziaria nella direzione degli istituti di credito locali, unificati per volontà del fascismo nella Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (pp. 167-168), o la descrizione delle tensioni economiche e dell’azione assistenziale del fascio che segnano i primi anni ’30, sulla scia delle gravi conseguenze della crisi del ’29 (L’occupazione). Tuttavia, il volume, attraverso l’analisi estremamente dettagliata della realtà economico-sociale, si rivela uno strumento prezioso per conoscere la storia di Buggiano fra anni ’20 e ’30, offrendo allo stesso tempo stimoli e suggestioni per ulteriori ricerche volte ad approfondire le vicende di questa comunità e del suo territorio.

Matteo Mazzoni