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Marco Severini (a cura di) – Studi sulla Repubblica romana del 1849 – 2002

Marco Severini (a cura di)
Ancona, Affinità elettive, pp. XIII-243, euro 15,49

Anno di pubblicazione: 2002

Il volume presenta saggi diversi che affrontano aspetti per lo più inesplorati della repubblica romana del 1849, un’esperienza sulla quale, sottolinea Marco Severini ? e non si può non concordare con lui ? ?una nuova opera di ricerca e insieme di sintesi dell’evento, in diverse circostanze auspicata ma mai realizzata, deve ancora essere scritta? (p. VII). A partire dal convegno tenutosi nel 2001 a Senigallia dal titolo La repubblica romana del 1849. I fatti, le idee, le Marche, i contributi qui raccolti propongono sia, per una parte, la sintesi degli eventi, con una specifica attenzione al contesto marchigiano, sia ricerche e riflessioni su specifiche questioni e su alcune figure di rilievo.
Lo stesso Severini, nei due saggi Il corso degli eventi e La Repubblica romana nelle Marche, traccia lo svolgimento delle vicende occorse dall’autunno del 1848 al luglio 1849, in una sorta di sinossi che mette a confronto i fatti romani, e dunque il ?centro? nazionale, con gli sviluppi nell’area marchigiana, con alcuni interessanti spunti sulla composizione delle forze repubblicane nelle Marche e sui notabili che queste espressero sia nell’assemblea costituente sia nelle municipalità e amministrazioni locali. Giovanni Di Cosimo sintetizza in modo efficace i principi ispiratori della costituzione romana del 1849 che ne fanno un unicum nel panorama italiano. Di Cosimo sottolinea, ancor prima dei contenuti innovativi ? divieto di censura sulle manifestazioni del pensiero, abolizione della pena di morte ?, le due scelte di fondo che la differenziano dallo Statuto albertino: la decisione di affidare l’elaborazione costituzionale a un’assemblea eletta a suffragio universale maschile e quella di prevedere una procedura di revisione costituzionale più complessa di quella prevista per le leggi ordinarie, di optare dunque per una costituzione rigida. Due scelte che saranno nuovamente compiute, e messe in atto, in Italia solo con la costituzione repubblicana del 1948. Oggetto delle ricerche di Marco Pignotti (La mancata unificazione tosco-romana: fra fusionismo e autonomia) e di Federica Ferrari (Due rapporti della legazione toscana a Roma e a Gaeta: un’immagine della repubblica romana) sono i rapporti politici e diplomatici tra la Toscana e Roma ricostruiti prevalentemente attraverso la documentazione archivistica conservata nell’Archivio di stato di Firenze. Anche i contributi di Gian Domenico Veggi (Francesco Bubani: un moderato nella Repubblica romana) e Francesca Porto (Filippo Mannocchi Tornabuoni: uno spirito democratico) valorizzano un’ampia documentazione inedita nel delineare i percorsi biografici di due repubblicani attivi nelle Marche. Le Tracce femminili nella Repubblica romana individuate da Luana Montesi si riferiscono all’opera di assistenza ai feriti svolta da alcune donne, delle quali Montesi cita, oltre alle più note Cristina Trivulzio di Belgiojoso e Margaret Fuller, Anne de Cadilhac, moglie di Bartolomeo Galletti, e Giulia Calame, moglie di Gustavo Modena.

Rosanna De Longis