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Maria Rosa Protasi – Emigrazione ed immigrazione nella storia del Lazio dall’Ottocento ai giorni nostri – 2010

Maria Rosa Protasi
Viterbo, SetteCittà, 152 pp., Euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2010

Il lavoro presenta una sintesi articolata per periodizzazioni e tipologie migratorie dei principali movimenti di popolazione che hanno riguardato la regione Lazio. È diviso in tre capitoli, dedicati rispettivamente all’emigrazione laziale all’estero, agli altri movimenti migratori e ai caratteri riepilogativi del fenomeno. L’a. ha il merito di riempire una evidente lacuna storiografica, colmata fino a oggi solo in parte da studi di carattere locale o altri interventi parziali.Protasi si confronta fin dalle prime pagine con tutti i problemi legati allo studio del Lazio, regione caratterizzata da una storia amministrativa recente e travagliata, dalla complessa centralità della capitale e che contiene inoltre al suo interno territori anche molto differenti tra loro, dal punto vista economico e sociale. Diversi sono d’altronde anche i flussi migratori passati in rassegna: dai movimenti di popolazione in uscita del periodo pontificio a quelli in età liberale, dalle migrazioni durante il fascismo alla ripresa dopo la seconda guerra mondiale, dalla stagione dei rientri alle immigrazioni dall’estero più vicine a oggi. Molta attenzione è inoltre dedicata alle migrazioni interne, ai movimenti stagionali, alle bonifiche e agli esperimenti di colonizzazione, come pure al passaggio di profughi e rifugiati politici e alle deportazioni.Il volume è arricchito da un notevole apparato statistico, che grazie alla pluralità di fonti esaminate ci restituisce un quadro complessivo del fenomeno distinto a seconda dei contesti locali.Il libro si segnala per la capacità dell’a. di inquadrare la questione migratoria a partire dall’analisi economica e sociale del territorio preso in esame, grazie all’articolazione della documentazione consultata (archivi comunali, fonti statistiche centrali, rilevazioni di carattere locale) e grazie a un approccio metodologico capace di mettere in relazione le acquisizioni più innovative della storia locale e della storiografia del territorio con le categorie elaborate nell’ambito degli studi sulle migrazioni. Si tratta di un dato non affatto scontato, legato tra l’altro al profilo della studiosa e al suo percorso di ricerca di storia sociale. La storia delle migrazioni nella regione è inoltre continuamente contestualizzata legandola alle congiunture fondamentali dell’età contemporanea: le guerre, i cicli di espansione e depressione dell’economia, le trasformazioni politiche, le mutazioni nella produzione e i loro effetti sulla popolazione. Un maggiore approfondimento avrebbe meritato nell’opera la questione dell’immigrazione straniera nella regione negli ultimi decenni.

Michele Colucci