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Mariarosa Cardia – L’epurazione del Senato del Regno (1943-1948), con prefazione di Pietro Aimo – 2005

Mariarosa Cardia
Milano, Giuffrè, pp. 329, euro 30,00

Anno di pubblicazione: 2005

Sono quattro densi capitoli quelli in cui, come scrive Piero Aimo nella Prefazione, Mariarosa Cardia studia gli ultimi cinque anni del Senato regio e il difficile passaggio verso il nuovo Senato della Repubblica. Il libro costituisce un prezioso contributo all’approfondimento delle vicende relative alla fascistizzazione della Camera alta e soprattutto alla sua defascistizzazione, laddove la minuziosa consultazione del materiale archivistico (dell’Archivio centrale dello Stato e soprattutto dell’Archivio storico del Senato della Repubblica) viene accompagnata a un’ampia interpretazione critica del sistema istituzionale italiano in uno dei momenti più importanti e delicati della sua storia: la transizione dal regime fascista alla Repubblica.
Il volume ripercorre le tappe principali di quella che fu ?l’intricata materia dello smantellamento? del fascismo (p. 36) e della punizione dei suoi delitti, prendendo in esame la questione dell’epurazione, intesa sia come sanzione dei profitti illeciti e dei delitti commessi durante il Ventennio, sia come allontanamento di quanti, funzionari e dipendenti pubblici, erano stati compromessi con il fascismo. Partendo dallo studio del processo di ?occupazione? fascista dell’assemblea vitalizia, da un’utilissima analisi dei lineamenti morfologici dell’élite senatoriale, l’autrice prosegue le analisi sin qui condotte dalla storiografia (si pensi ai contributi di D. Musiedlak e di E. Gentile), addentrandosi con molta cura nel periodo successivo al 25 luglio 1943. In particolare vengono prese in considerazione le vicende relative all’istituzione e al funzionamento dei due organi speciali ? l’Alto Commissariato per l’epurazione e l’Alta Corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo ? previsti dalla legislazione sanzionatoria lungo il breve ma intenso periodo che va dal 1944 al 1948.
Cardia segue nel dettaglio le varie fasi dell’attività epurativa, intrecciando lo studio dei provvedimenti per le sanzioni contro il fascismo con la rielaborazione delle acquisizioni storiografiche che più hanno contribuito a mettere in luce gli elementi di continuità dello Stato tra fascismo e Repubblica (specialmente gli studi di C. Pavone, M. Flores e G. Melis). In questo senso il volume tiene insieme le specifiche vicende della nascita e del rapido fallimento dell’azione epurativa (dovuta agli ostacoli posti dalla magistratura ordinaria nell’applicazione della legge contro i delitti fascisti; alle difficoltà degli organi giurisdizionali speciali sempre più ridotti nelle loro funzioni costitutive, ai rinvii governativi, alle strategie difensive adottate dai senatori dinnanzi alle accuse dell’Alto Commissariato) con quelle più complessive della ?transizione? democratica, in una lettura appassionante e sempre filologicamente ineccepibile. Utilissima, a questo proposito, l’ampia appendice di grafici, elenchi e schede prosopografiche (ben 432) dei senatori in carica nel momento in cui iniziò il deferimento da parte dell’Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo.

Chiara Giorgi