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Marina Cattaruzza, Marcello Flores, Simon Levis Sullam, Enzo Traverso (a cura di) – Storia della Shoah. La crisi dell’Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo, vol. I, La crisi dell’Europa e lo sterminio degli ebrei – 2005

Marina Cattaruzza, Marcello Flores, Simon Levis Sullam, Enzo Traverso (a cura di)
Torino, Utet, pp. 1.188, euro 45,00

Anno di pubblicazione: 2005

Questo tomo, destinato alle librerie, riunisce i primi due dei quattro volumi dedicati a La crisi dell’Europa: le origini e il contesto e a La distruzione degli ebrei. Il secondo tomo avrà per oggetto La memoria del XX secolo. È bene avere presente l’impianto complessivo dell’opera per coglierne l’importanza nel panorama storiografico: è frutto di un comitato scientifico del quale fanno parte, oltre ai curatori, studiosi internazionali del calibro di Bartov, Burrin, Diner, Friedländer e propone un percorso innovativo di ricostruzione storica della Shoah nella quale si tiene conto sia dell’intensa attività di ricerca dell’ultimo ventennio che dei grandi interrogativi già impostati nei primi decenni del dopoguerra. Interrogativi che, all’inizio del volume, Diner si incarica di aggiornare e rivisitare alla luce della categoria di Zivilisationsbruch, cioè del carattere privo di senso del trauma all’interno di un percorso di civiltà. In complesso la struttura (37 saggi più due introduzioni) appare apertamente debitrice de Le origini del totalitarismo, ma anche del superamento del ?classico’ confronto unilaterale tra persecutori e vittime (Hillberg). Nell’introduzione Traverso illustra la sequenza che collega la narrazione dell’Evento (oggetto della seconda parte) ai precedenti ? individuati sia nelle metamorfosi ottocentesche del razzismo e dell’antisemitismo che nei massacri coloniali e nei campi di concentramento, istituiti per la prima volta a Cuba nel 1896 ? ma anche al contesto, cioè La crisi dell’Europa, e allo studio ravvicinato del caso tedesco (La Germania e il contesto europeo). La seconda parte è introdotta da Marina Cattaruzza: anche qui il contesto, cioè la guerra e gli obiettivi che in essa persegue il nazismo, sono al centro dell’opera. Questa parte prende avvio da un saggio di Friedländer che, pur descrivendo il caso di un massacro particolare di 90 bambini in Ucraina nel 1941, offre una sorta di summa rappresentativa degli interrogativi affrontati nel volume. Infatti la prima sezione (La realizzazione della ?soluzione finale?) affronta non solo il tema del ruolo di Hitler, della burocrazia e della gerarchia nazista nella distruzione degli ebrei, ma anche quello degli uomini comuni e dei persecutori non tedeschi dell’Europa centrale e orientale, senza sottovalutare gli aspetti relativi alla spoliazione economica. La seconda parte (Il contesto del genocidio) affronta il tema della costruzione di una Volksgemeinschaft purificata attraverso la selezione razziale e la persecuzione dei diversi, degli zingari, degli slavi. La terza sezione (Lo spazio del genocidio), introdotta da Bartov, offre una particolare e originale attenzione ai luoghi della persecuzione in Europa orientale prendendo in considerazione l’atteggiamento delle popolazioni spettatrici. Di fronte all’Olocausto è l’oggetto della quarta e ultima sezione, dove si trattano i temi del collaborazionismo, dei Consigli ebraici dei ghetti, della Resistenza ebraica e di quella europea, nonché l’impotenza delle Chiese e dell’opinione pubblica mondiale di fronte alle informazioni sulla Shoah.

Mariuccia Salvati