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Mario Napoli (a cura di) – La nascita del diritto del lavoro. Il Contratto di lavoro di Lodovico Barassi cent’anni dopo. Novità, influssi, distanze – 2003

Mario Napoli (a cura di)
Milano, Vita e Pensiero, pp. 564, euro 44,00

Anno di pubblicazione: 2003

La pubblicazione degli atti del convegno per il centenario della pubblicazione del Contratto di lavoro nel diritto positivo italiano di Barassi (1901), tenuto all’Università Cattolica di Milano nell’aprile 2001, risulta un’opera ampia e articolata, che raccoglie la partecipazione degli studiosi più impegnati nella materia giuslavoristica declinata in prospettiva storica.
Fra i diversi percorsi tematici lungo i quali possono essere disposti i numerosi interventi, si segnala infatti il deciso intento di contestualizzazione dell’opera barassiana: dal confronto, condotto in apertura da Luigi Mengoni, fra le edizioni del 1901 e del 1917 attraverso le quali viene elaborata la concezione del lavoro come ?qualità della persona? (p. 17), alla esplicita tematizzazione della necessità di ricondurre l’elaborazione del testo base del diritto del lavoro alle condizioni materiali entro le quali ha preso forma, e alle assonanze con tendenze del pensiero liberale come quella interpretata dal «Corriere della Sera» di Luigi Albertini: aspetti che ne motivano, insieme ai larghi consensi, anche taluni tratti poi superati, come la reticenza nei confronti della contrattazione collettiva (Umberto Romagnoli). Su questa linea, i contributi sono vari e significativi: dalla ricostruzione delle condizioni del lavoro a Milano ai primi del secolo (Alberto Cova), all’inserimento dell’opera di Barassi nel quadro della sua lunga attività di insegnamento presso l’Università Cattolica (Vincenzo Ferrante), al profondo radicamento dell’ispirazione barassiana entro le coordinate dell’ideologia liberale nella versione einaudiana (Laura Castelvetri), a cui viene ricondotta la debole fungibilità dell’opera del giuslavorista, che pure avrebbe aderito al fascismo, nel quadro della dottrina corporativa.
Oltre ad approfondimenti dei rapporti dell’opera di Barassi con i principali filoni della cultura giuridica del tempo (la dottrina giuridica tedesca ? Lorenzo Gaeta ? il socialismo della cattedra ? Mario G. Garofalo ? la dottrina sociale della Chiesa ? Mario Grandi), una certa sensibilità agli elementi di contesto informa anche contributi centrati su materie più tecniche ma di notevole rilevanza in prospettiva storica, come la trattazione nell’opera barassiana di fenomeni allora in fase di affermazione, come il rapporto di impiego privato (Alessandro Garilli), l’organizzazione amministrativa del lavoro (Enzo Balboni), il pubblico impiego (Mario Rusciano) e il conflitto collettivo (Giorgio Ghezzi); di particolare impegno il contributo di Bruno Veneziani sul contratto di lavoro. Nell’insieme, il volume compone una sicura opera di riferimento.

Laura Cerasi