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Mimmo Franzinelli – Guerra di spie. I servizi segreti fascisti, nazisti e alleati 1939-1943 – 2004

Mimmo Franzinelli
Milano, Mondadori, pp. 304, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2004

Dal 1999 in avanti (a partire da I tentacoli dell’OVRA) Franzinelli ci consegna quasi ogni anno i risultati delle sue ricerche. Dopo la parentesi sugli Squadristi (2003), ecco un nuovo libro che si cimenta con l’ambiente dello spionaggio e dei servizi segreti. Sulla base di documentazione reperita presso l’ACS e di un’ampia bibliografia, l’autore ci restituisce uno spaccato delle reti spionistiche che si scontrano e rivaleggiano in Italia dal 1939 sino al 1943 ? al biennio successivo sarà infatti dedicato a breve un altro volume. Il libro ?ricostruisce aspetti organizzativi, tecniche di reperimento e di controllo delle notizie, identità di dirigenti e di manovali della guerra segreta?, e si impernia narrativamente su una carrellata di storie individuali.
Il primo capitolo è dedicato all’attività del SIM (Servizio informativo militare), volta sia a costruire reti e attività clandestine all’estero che operano ai danni dei francesi e degli inglesi, che a smascherare gli italiani che operano al ?soldo dello straniero?. Le carte del Fondo del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato (ACS) sono la fonte principale: dalla ricostruzione delle vicende biografiche e giudiziarie dall’esito spesso tragico emerge la varietà delle ?ragioni che inducono a tradire la patria [?] talvolta evidenti (frequente l’indigenza, meno diffusa la vendetta per torti subiti dai connazionali) talaltra ipotizzabili ma in qualche modo sepolte insieme alle spie mascherate: istinto di sopravvivenza, avidità di guadagno, amore dell’azzardo, atonia morale, sottovalutazione dei pericoli, avversione al regime fascista, odio per i tedeschi? (p. 3).
Il secondo capitolo si incentra sui tentativi angloamericani di introdurre agenti e portare a termine operazioni sul suolo italiano (sabotaggi, raccolta di informazioni sulla consistenza e la dislocazione delle unità belliche italiane), tentativi che si risolvono spesso in un fallimento perché il know-how spionistico non sempre è all’altezza. Il terzo ricostruisce poi sia le dinamiche interne alle strutture spionistiche italiane e la loro dialettica con il potere politico nei mesi che intercorrono tra la tarda primavera 1943 e la stipula dell’armistizio con gli alleati, sia il progressivo consolidamento delle reti di spionaggio che la Germania, ormai ?alleato-padrone?, introduce in Italia in anticipo rispetto alla crisi istituzionale sancita dal 25 luglio, senza trovare di fatto alcun ostacolo. È, questa, la parte del libro che si avvale meno di documentazione di prima mano, ma forse quella meglio riuscita: la ?guerra di spie? non rimane più solo un insieme di storie avulse dal contesto, ma viene ricollocata nella dinamica complessiva della storia di questi mesi, diventandone anzi un’importante cartina di tornasole. Chiudono il libro due appendici: un Dizionario spionistico, con sigle e schede sintetiche delle principali organizzazioni che operano nel periodo preso in esame, e brevi profili biografici dei ?protagonisti? dei quali si son descritte le gesta; a seguire, la riproduzione fotostatica di alcuni dei più importanti documenti già citati durante la narrazione. Interessante, infine, l’inserto fotografico.

Gianluca Fulvetti