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Nicola D’Amico – Storia e storie della scuola italiana dall’Unità ai giorni nostri – 2010

Nicola D’Amico
Bologna, Zanichelli, XVI-800 pp., € 60,00

Anno di pubblicazione: 2010

La storia della scuola è un ambito di studi ma è al tempo stesso un genere letterario praticato anche da saggisti di vario genere. In questo secondo ambito si colloca questa ponderosa fatica di Nicola d’Amico, che ha alle spalle una vasta esperienza nel giornalismo ed è autore di varie altre opere del genere pressoché ignote agli specialisti (1900-2000: storia di un secolo di scuola: dal pennino al computer, la cronaca di cent’anni di istruzione in Italia, testi e ricerca iconografica a cura di Nicola D’Amico, Roma, Sole 24 ore, 1999) nonché operoso compilatore di manuali scolastici.Una prestigiosa casa editrice scolastica come la Zanichelli, peraltro con limitata specifica esperienza nell’ambito degli studi sia storici sia pedagogici, si è affidata a quello che è anche l’autore di un suo fortunato testo scolastico di educazione civica per la scrittura di quello che per dimensioni è forse più che un manuale. Rispetto alle opere d’insieme fin qui disponibili è da rilevare l’allargamento del canone alla storia dell’editoria, seppure limitandosi a riecheggiare gli studi disponibili quando la cultura e la memoria dell’a. avrebbero potuto allargare lo sguardo fino almeno ai Natalino Sapegno e ai Rosario Villari. La presenza di riferimenti alla storia politica generale rimanda a una concezione non angusta della storia della scuola anche se limitati sono i riferimenti alla più complessiva storia della cultura e ancor più limitati quelli al rapporto tra istruzione e sviluppo economico. Nel complesso si tratta di una cronaca in cui curiosamente si rilevano la scrittura giornalistica e l’ambizione enciclopedico-erudita cui peraltro difetta l’acribia; solo un erudito non avrebbe dimenticato il ministro Bargoni ma solo un giornalista avrebbe intitolato un paragrafo Bargoni chi era costui? o avrebbe definito Bodrato «un alpino alla pubblica istruzione». Una attenta revisione avrebbe reso l’opera uno strumento affidabile. Rilevante è l’apparato bibliografico in cui peraltro sono mischiate fonti e letteratura secondaria. Un’auspicabile seconda edizione attentamente riveduta e arricchita di un indice dei nomi lo renderà un consigliabile strumento di consultazione.

Angelo Gaudio