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Paolo Ferrero (a cura di) – Raniero Panzieri. Un uomo di frontiera – 2005

Paolo Ferrero (a cura di)
Milano-Roma, Punto Rosso-Carta, pp. 285, euro 13,00

Anno di pubblicazione: 2005

Pubblicato in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Raniero Panzieri (stroncato a Torino da un’emorragia celebrale il 17 ottobre 1964), il volume raccoglie testimonianze di amici e compagni intorno alla sua vita di intellettuale e militante. In linea con una tradizione storiografica che ha da sempre dedicato maggiore attenzione a questo particolare aspetto dell’impegno panzieriano, la maggior parte degli interventi si riferisce al periodo ?torinese? (1959-1964), caratterizzato dall’esperienza della rivista «Quaderni rossi» (testimonianze di F. Alasia, P. Ferraris, G. Fofi, G. Jervis, L. e D. Lanzardo, M. Miegge, G. Mottura, C. Pianciola, V. Rieser e M. Tronti). I contributi raccolti restituiscono, attraverso la voce degli stessi protagonisti, un’immagine vivida del ruolo ?catalizzatore’ assunto da Panzieri tra gli anni ’50 e ’60, quando intorno al suo progetto politico-culturale si raccolsero giovani di formazione politica e intellettuale composita, in virtù della sua funzione di ?trait d’union ideale tra due generazioni di ?sovversivi’, capace di tradurre nel linguaggio degli uni l’esperienza degli altri? (M. Revelli, Prefazione, p. 9).
Ancora più interessanti ? in quanto forniscono notizie preziose e particolari difficili da ricostruire attraverso la sola documentazione ? i contributi dedicati ad aspetti meno noti della sua militanza: l’esperienza di segretario regionale del PSI in Sicilia e la partecipazione all’occupazione delle terre e agli scioperi degli zolfatari (N. Giambra), l’impegno di responsabile della Sezione cultura e studi del Partito socialista e la direzione di «Mondo Operaio» (E. Fano), l’attività di consulenza presso la casa editrice Einaudi e il licenziamento in occasione della mancata pubblicazione de L’emigrazione meridionale a Torino di Fofi (L. Baranelli e R. Solmi).
Particolarmente commovente l’intervista di Pinzi Giampiccoli a Pucci Saija Panzieri, che, illuminando gli aspetti più personali e familiari della vita del marito, racconta, tra le righe, anche di sé, di quella timida ma fondamentale figura di compagna-moglie-madre che fu sempre a fianco del marito, tanto nella vita privata quanto in quella politica.
Alla piccola appendice fotografica ? che colma almeno in parte la scarsa circolazione di immagini di Panzieri ? si affianca una breve raccolta di testi di Franco Fortini (a cura di L. Lenzini), che testimoniano dell’intensa amicizia che legò questi due intellettuali socialisti ?di frontiera?.
Il volume è dunque un importante strumento per gli storici del movimento operaio italiano, nonché un prezioso luogo di ?conservazione della memoria? cui il curatore ha voluto sapientemente sottendere la consapevolezza che ?la storia del movimento operaio non [può] essere ridotta a ?santini’ e al ricordo deformato di miti fondatori usati come fonte di legittimazione?, ma deve al contrario rispondere alla necessità ?di una rivisitazione del nostro passato che esca dalla celebrazione, superi la disastrosa vulgata storicista ? dove chi ha vinto ha ragione e chi ha perso ha torto ? per farsi scienza critica? (P. Ferrero, Introduzione, p. 15).

Mariamargherita Scotti