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Paolo Sorcinelli (a cura di) – Studiare la moda – 2003

Paolo Sorcinelli (a cura di)
Milano, Bruno Mondadori, pp. 162, euro 16,50

Anno di pubblicazione: 2003

Studiare la moda è ormai negli intenti di molti corsi di laurea (delle più diverse facoltà). Paolo Sorcinelli (presidente del corso di laurea in Culture e tecniche del costume e della moda nella Facoltà di Lettere e filosofia di Bologna) ha riunito quindici autori per confezionare un agile manualetto ad uso didattico per aspiranti operatori nei settori della moda. Che cosa bisogna produrre; che cosa bisogna consumare; che cosa bisogna distribuire (p. X), ecco le tre questioni fondamentali per non smarrirsi nel gigantesco fenomeno della moda in era globale.
Il libro è diviso in due sezioni. Nella prima, Moda e scienze umane, sono raccolti i contributi delle discipline attinenti alle scienze umane, storia sociale, storia dell’arte, storia dei costumi, storia del giornalismo. M. Giuseppina Muzzarelli esemplifica la complessità delle relazioni fra società e sistemi vestimentari. Paolo Sorcinelli traccia una storia della pulizia, dalla pulizia ?secca? del Re Sole fino all’eccitazione delle avanguardie ottocentesche dell’immersione totale, in vasca domestica e nelle onde del mare. Il quadro macroprospettico del rapporto fra storia e moda, dalla metà del Trecento all’impero dell’effimero della produzione industriale ready to wear è affidato a Daniela Calanca. Certo non era semplice fare una rassegna del giornalismo di moda in Italia dal Settecento ad oggi, ma Alberto Malfitano nel saggio Il giornalismo di moda. Applicazioni nel campo storico, sembra più attratto dai preamboli e dagli strascichi che la ?prova d’amore? occupava nella posta del cuore della stampa femminile negli anni Cinquanta (non è sorprendente che Mike Bongiorno fosse poco misericordioso con le leggerezze di fidanzate e maritate) che dal diffondersi di un genere editoriale. Piergiorgio Battistelli sintetizza il florido filone di indagine della ricerca psicologica sulle dinamiche che portano alle scelte vestimentarie. Silvia Grandi indaga le reciproche influenze, gli scambi e le contaminazioni tra il sistema delle arti visive e quello della creazione di moda, spettacolare fenomeno di ibridazione degli ultimi venti anni. Alessandra Vaccari analizza le relazioni fra abbigliamento e design.
La seconda sezione del libro è dedicata a Linguaggi, scambi e strategie nel sistema della moda. Negli otto saggi ? L’industria della moda negli studi organizzativi: miti, equivoci e prospettive di ricerca (Nicoletta Giusti); Orientamento al mercato per le imprese di moda (Angelo Manaresi); I processi di un’azienda fashion (Andrea Barcaro); La semiotica e la moda (Gianpaolo Proni); Moda e mezzi di comunicazione di massa (Antonella Mascio); Il linguaggio degli abiti e l’inglese della moda (Mariella Lorusso); Appunti di informatica nella didattica universitaria (Elio Marini); Comunicare e comprendere per una sfida globale (Mirella Moretti) ? converge il mondo produttivo della fashion industry, quel flusso altamente frammentato di processi, materiali, messaggi, progetti, forme, linguaggi, che una pluralità di discipline cerca di interpretare e tenere a bada. Il tratto specifico delle ?culture della moda? è costituito proprio dalla innata globalità, dalla circolarità e dalla compenetrazione dei vari settori d’indagine. Questo libro ne dà conto.

Michela De Giorgio