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Pino Casamassima – La Fiat e gli Agnelli. Una storia italiana – 2003

Pino Casamassima
Firenze, Le Lettere, pp. 292, euro 19,80

Anno di pubblicazione: 2003

La storia della Fiat è un terreno che è stato più volte dissodato da numerosi ed importanti studiosi e quindi la difficoltà principale per uno storico è sapersi districare in una bibliografia immensa e complicata. Il testo, privo di qualsiasi apparato critico, è stato ideato seguendo una classica scansione cronologica, rielaborando e riassumendo parte della voluminosa letteratura sull’argomento, senza citazione di altre fonti, quali materiale a stampa o di tipo archivistico.
L’opera è divisa in tre parti: la prima (intitolata Il patriarca) tratta le origini della società e la figura del suo fondatore, Giovanni Agnelli; la seconda (Il professore) presenta il ruolo assunto da Valletta dopo il secondo conflitto mondiale, l’ultima (L’avvocato) pone in risalto la personalità di Gianni Agnelli.
Ai tre capitoli si aggiungono due appendici: la prima riassume attraverso una ricostruzione cronologica i principali accadimenti storici che hanno coinvolto l’Italia e, di conseguenza, la Fiat stessa, dall’anno della sua fondazione fino alla morte dell’avvocato, la seconda presenta tutti i modelli che l’azienda piemontese ha prodotto in cento anni di attività.
Casamassima guarda alla storia del colosso italiano tenendo ben presente il contesto storiografico in cui essa si colloca. Ampio spazio è lasciato alla definizione dei caratteri sociali, culturali, politici ed economici che influenzarono la vita del paese e, a maggior ragione, una realtà industriale che rappresentava il paese stesso. Alle voci dei tre grandi protagonisti si affiancano testimonianze di gente comune, cittadini, immigrati, operai, attraverso i quali Casamassima offre al lettore una visione più ?reale’ di diversi contesti storici.
Partendo dal patriarca Giovanni Agnelli e dal suo sogno di ?fare come Ford?, questo libro si articola presentando gli altri personaggi che hanno reso la Fiat il più importante gruppo italiano. L’ascesa di Valletta, gli accordi con una nuova realtà politica e sociale al termine del secondo conflitto lasciano poi spazio all’ultimo timoniere dell’azienda torinese, Giovanni Agnelli II. Il testo si snoda fino ai giorni nostri, gli anni della crisi e della presenza di General Motors, attraverso la descrizione dei rapporti interni all’azienda, la caduta di De Benedetti, la marcia dei quarantamila, la vittoria della ?strategia feroce? di Cesare Romiti fino agli scandali di Mani Pulite che lo coinvolsero anche sul piano giudiziario. Ampio spazio è dato non soltanto alle vicende societarie, ma anche a quelle familiari, talvolta costellate da immani tragedie, come la prematura scomparsa di Giovannino Agnelli ed il suicidio dell’unico figlio maschio dell’avvocato, Edoardo. Numerosi sono i riferimenti rivolti alle grandi industrie italiane ed istituti di credito che direttamente o indirettamente incrociarono il proprio cammino con la casa torinese. Intrighi, giochi di potere e aneddoti sono raccontati con stile accattivante e piglio giornalistico. Il lettore non si annoia di certo. È però possibile che uno studioso già edotto sull’argomento rimanga col desiderio di approfondire alcune tematiche attraverso la ricerca di nuove fonti.

Francesca Tesi