Cerca

Renato Covino (a cura di) – Fonti orali e storia d’impresa. Atti del seminario nazionale Arezzo 15 ottobre 1993 – 2000

Renato Covino (a cura di)
Rubbettino, Soveria Mannelli

Anno di pubblicazione: 2000

Il volume raccoglie gli atti di un seminario sollecitato dalle prime discussioni svolte entro la redazione di “Archivi e imprese” (rivista diretta dal 1991 al 1999 da Duccio Bigazzi), dove il termine “storia d’impresa” abbracciava storia sociale, del lavoro e della fabbrica, del movimento operaio e del sindacato e un più generale interesse per le fonti non tradizionali (fonti orali, ma anche disegno, progetto, fotografia e cinematografia industriale) che apparteneva agli storici e alle istituzioni che avevano promosso l’iniziativa: l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, la Fondazione Assi, il Centro sulla storia dell’impresa e dell’innovazione.
Dopo un’Introduzione del curatore, la breve raccolta degli atti è strutturata in tre parti. La prima, di metodo, allinea una serie di considerazioni di quadro suggerite da Giampaolo Gallo, un intervento polemico verso l’irrigidimento della storia di impresa in Italia sui repertori tematici e sull’ottica interpretativa della business history nordamericana avanzato da Giulio Sapelli; una rassegna bibliografica critica (minima, ma aggiornata dall’autore al 1999) proposta da Duccio Bigazzi; della centralità delle fonti orali per la storia della piccola impresa e della sua atmosfera parla Giovanni Contini. La seconda parte si concentra su imprenditori e manager: Elisabetta Benenati presenta il progetto del Censis volto a raccogliere le testimonianze dei protagonisti della ricostruzione e dello sviluppo negli anni cinquanta; Ruggero Raineri estrapola alcune considerazioni riguardo al contributo offerto alla storia della siderurgia italiana dalla sua lunga intervista in profondità con il manager Finsider Gian Lupo Osti; Alfredo Martini valuta percorsi biografici e strategie aziendali degli imprenditori edili; mentre Michelangelo Salpietro descrive l’operazione di recupero e il riordino dell’Archivio storico dei Cavalieri del lavoro. Una terza e ultima parte è dedicata a imprese, settori economici e sistemi locali: è il caso della Sardegna, dalle concerie al petrolchimico, delineato da Sandro Ruju; della Faesite di Longarone studiato da Franco Cadore; della Grandi Motori di Trieste da Liliana Lanzardo; della Birra Peroni da Daniela Brignone e dell’Ansaldo di Genova da Adele Maiello; in chiusura l’antropologo Roberto Malighetti offre un breve contributo sulla comunicazione di impresa.
La forma di seminario informale che fu della giornata di Arezzo richiama al fatto che vi furono presentati lavori allora ancora in itinere, prime brevi riflessioni e abbozzi di indagini. Il volume, dunque, si propone oggi essenzialmente come uno strumento di lavoro: un censimento di iniziative, una indicazione per percorsi di ricerca ancora inediti o poco battuti, un contributo alla riflessione sulla costruzione e la critica della fonte, sulle cautele di metodo necessarie a garantire controllo e consapevolezza all’intervistatore sui modi e i contenuti dell’intervista con il testimone privilegiato.

Roberta Garruccio