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Saverio Russo (a cura di) – Da Reali Saline a Margherita di Savoia. Storia di una comunità nell’Ottocento – 2003

Saverio Russo (a cura di)
Foggia, Grenzi, pp. 349, euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2003

Il volume, frutto di una ricerca coordinata da Saverio Russo, raccoglie otto saggi di dimensione e peso diversi, centrati principalmente sul cinquantennio postunitario. In essi la storia della comunità di Margherita di Savoia, Reali Saline fino al 1879, è ricostruita sia affrontando temi classici e fondamentali come la vita amministrativa o l’economia, sia aspetti più specifici come l’istruzione, la sanità e lo sviluppo urbano, sia argomenti di storia strettamente locale come le vicende di un istituto di assistenza o il profilo di un parroco.
La comunità di cui si tratta costituisce un caso abbastanza particolare. Durante il periodo borbonico infatti essa era sottoposta all’amministrazione delle Saline di Barletta, il cui direttore aveva anche la carica di sindaco, e solo con l’Unità diventa un Comune amministrativamente autonomo. Questa particolarità amministrativa è peraltro alla base di un’anomalia strutturale che caratterizza fortemente il periodo esaminato nel libro. Il Comune postunitario infatti fisicamente è confinato in una lingua di terra stretta fra le saline e il mare, dove si allungano in sostanza due file di case uniformi ai lati di un’unica strada. Ma nemmeno questa striscia di terra è riconosciuta come territorio comunale, e resta invece proprietà del Ministero delle Finanze amministrata dalle Saline.
Gran parte della storia del periodo è dunque costituita dagli sforzi per ridurre, se non eliminare, questa anomalia, e non a caso ne troviamo elementi ricorrenti, con intrecci e rimandi significativi, nei tre saggi principali del volume. In quello di Angelo Montenegro sulla storia amministrativa ha un posto di rilievo il contenzioso con i Comuni limitrofi e con le Saline, che peraltro comprensibilmente continuano a lungo ad interferire con la vita politica e amministrativa locale. In quello sull’economia dello stesso Saverio Russo è messo in evidenza l’intreccio fra il lavoro legato al sale e quello dedicato alla pesca e all’agricoltura per la sussistenza degli abitanti, fino ai primi fenomeni legati a un possibile sviluppo turistico. Infine nel saggio sulla struttura urbana di Antonio Riondino e Ruggiero Capodivento si esamina non solo la faticosa conquista di un vero e proprio spazio vitale per la comunità, ma anche l’inizio della strutturazione e della gerarchizzazione di una realtà urbana così particolare.
Una vicenda peculiare, quindi, che per altri versi ripercorre un cammino tipico, nello stesso periodo, della storia di centri di dimensioni analoghe a quello di Margherita di Savoia, che passa dall’Unità al 1911 da tremila a settemila abitanti, i quali proprio in questa fase acquistano una fisionomia definita sia civile che amministrativa.

Giuseppe Civile