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Simone Neri Serneri, Luciana Rocchi (a cura di) – Società locale e sviluppo locale. Grosseto e il suo territorio – 2003

Simone Neri Serneri, Luciana Rocchi (a cura di)
Roma, Carocci, pp. 159, euro 19,00

Anno di pubblicazione: 2003

Promosso dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, il volume raccoglie nove saggi di autori diversi i quali, analizzando le specificità dello sviluppo della Maremma meridionale nel tempo, tracciano l’immagine di un territorio che ha seguito un percorso difforme rispetto a quelli delle altre Toscane, con l’attardarsi di una vocazione agricola e l’affermazione di un sistema di servizi innovativi soltanto dagli anni ’80.
Gli autori, in parte storici dell’età moderna e contemporanea (Simone Neri Serneri, Roberto Balzani, Maurizio Ridolfi, Rossano Pazzagli) ed in parte economisti, sociologi, giornalisti e urbanisti (Alessandro Cavalieri, Antonio R. D’Agnelli, Gian Franco Elia, Luca Verzichelli, Alessandro Vignozzi ) esaminano in maniera trasversale i concetti ed i significati di sviluppo e società locale all’interno di ambiti e di tematiche differenti. La dimensione locale viene ad essere individuata come uno dei parametri tra quelli esistenti per l’analisi dello sviluppo sociale, specifico nel tempo e nello spazio. ?Studiare la società locale nel Grossetano?, afferma Neri Serneri nell’Introduzione al volume, ?significa incrociare competenze disciplinari diverse, al fine di restituire una visione stratificata e, per quanto possibile, convergente delle dinamiche trasformative del sistema territoriale, delle vocazioni produttive?. E ancora, Alessandro Cavalieri, ricordando l’insegnamento di Giacomo Becattini, evidenzia lo stretto legame esistente tra lo sviluppo economico e sociale ed il territorio entro il quale avviene.
In questo contesto emerge come momento essenziale il periodo della ?grande trasformazione?, cioè dei trenta anni compresi tra il ’50 e l’80 durante i quali fu avviato il processo di modernizzazione del paese che riuscì ad assorbire la periferia.
Ai contributi di carattere più prettamente storico, che tendono a ricostruire le peculiarità dello sviluppo locale mediante il confronto con il modello classico della mezzadria, oppure con i diversi sistemi di organizzazione territoriale e di formazione dei centri urbani, di creazione dell’identità locale e del ruolo sociale e politico dell’associazionismo, si aggiungono gli studi volti a indagare le dinamiche sociali ed economiche del Grossetano che analizzano i principali macroindicatori socioeconomici in funzione dello sviluppo futuro. Interessanti a questo proposito le considerazioni di Alessandro Cavalieri che propone un modello di sviluppo composito in grado di coniugare la vocazione turistica ad alta qualità ambientale del territorio grossetano con la crescita dei servizi pubblici.
Completa il volume un’analisi di Luca Verzichelli sul rapporto tra sistema politico e ceto politico locale dagli anni ’40 in poi, che ne evidenzia le difficoltà e gli elementi di debolezza.
Pur in presenza di approcci disciplinari eterogenei, le ricerche ci restituiscono un’immagine chiara e coerente della realtà grossetana, ricca di spunti e di stimoli anche di tipo metodologico che possono sollecitare ulteriori approfondimenti storiografici nei vari settori di indagine.

Monica Pierulivo