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Stefania Barca – Elettrificare la Puglia. Impresa, territorio e sviluppo in prospettiva storica 1900-1945 – 2001

Stefania Barca
Napoli, Liguori, pp. 251, euro 16,45

Anno di pubblicazione: 2001

La storia dell’industria elettrica in Italia ha conosciuto negli anni passati una grande fortuna storiografica: dagli studi pioneristici di Giorgio Mori sull’influenza dei gruppi monopolistici elettrici nelle ?guerre parallele? nei primi anni del fascismo a quelli di Peter Hertner sul ruolo del capitale straniero tra Otto e Novecento, da quelli di Giuseppe Barone sul progetto nittiano di sviluppo idroelettrico nel Mezzogiorno allo studio della performance economica e tecnologica del settore di Renato Giannetti. Negli anni novanta, dopo il riordino degli archivi dell’Enel che conservavano gran parte del materiale documentario delle società elettriche precedente alla nazionalizzazione, sono comparse le prime storie di impresa nelle differenti aree regionali fino alla pubblicazione dell’opera in più volumi curata da Valerio Castronovo sulla storia dell’industria elettrica italiana. Il volume di Barca intrattiene rapporti sporadici con la problematica storiografica di un filone consolidato di studi tentando invece di analizzare il ruolo della Società Generale Pugliese di Elettricità nello sviluppo economico della regione. Il libro è articolato secondo una scansione già utilizzata in altri studi sull’industria elettrica in area meridionale: dall’analisi del panorama imprenditoriale nel settore energetico prima della fondazione della società nel 1912 alla costruzione del monopolio regionale, dalla elettrificazione rurale alla dettagliata indagine sui consumi elettrici per forza motrice o per uso domestico. Il libro descrive bene le linee di espansione territoriale della impresa in area pugliese puntando giustamente sul ruolo centrale della Sme alla ricerca del monopolio regionale o macroregionale. La formazione di un pool di manager autonomo ha rappresentato l’aspetto più interessante della storia delle imprese elettriche anche e soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia in relazione proprio a quella ricerca di imprenditorialità sul territorio che Barca cerca nella esistenza della piccola o media impresa termoelettrica premonopolio. La Sgpe sembra rimanere, invece, una sussidiaria della Meridionale di Elettricità senza alcuna autonomia manageriale. Un percorso assolutamente anomalo rispetto alla creazione di quelle competenze manageriali (o come le chiama Barca ?risorse umane?) alla Chandler che invece avrebbe potuto giustificare l’affermazione che in qualche punto del volume si fa di intravedere una qualche concomitanza, non esclusivamente temporale, tra la costruzione del monopolio elettrico, la realizzazione dell’acquedotto pugliese e l’avvio della bonifica nel Tavoliere per comprendere meglio la natura della trasformazione economica della Puglia durante il quarantennio analizzato. Il libro, comunque, costruito su materiale d’archivio inedito rappresenta un utile strumento di conoscenza di un aspetto della storia economica di una regione come la Puglia, indubbiamente uno dei cases studies più interessanti e controversi della realtà meridionale.

Pinella Di Gregorio